Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] sociale e religiosa», 36, 2007: prima parte, 71, pp. 7-68; seconda parte, 72, pp. 133-193. Sul Concordato i più recenti studi sono di G. Sale, Fascismo e Vaticano prima della Conciliazione, Milano 2007; R. Pertici, Chiesa e Stato in Italia. Dalla ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] e della giustizia sociale, chiese che la Carta potesse includere nel proprio incipit l’invocazione del nome di Dio e un riferimento al cattolicesimo come elementi fondanti del nuovo Stato. Inoltre, a definitivo suggello di questa espressione, sarebbe ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] il senso della responsabilità individuale evitando che si formi la mentalità di un paternalismo distato, alimenta lo spirito di riforma e di miglioramento sociale, frena le impazienze per le realizzazioni materiali»10.
Il risveglio religioso ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] in parte anche la politica della sinistra, da Depretis16 a Crispi, adombrando nell’emulazione dello Stato garantista e sociale l’adozione di una coscienza giuridica positivista, che ispirava o rafforzava l’opzione triplicista: esso peraltro animava ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] della Segreteria diStato, era stato già autore di articoli sull’omicidio rituale in giornali cattolici alla fine del secolo XIX e ne aveva scritto in seguito anche in opere di storia di una certa diffusione (nel 1913 in una Storia sociale della ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] de’ sudditi, dove conviene, ma gli animi ancora»; G. Botero, Della ragion diStato, libro II, 1589, p. 93); ora si trattava, invece, di una formula politica: la ‘dottrina sociale della Chiesa’, una proposta non per le anime, ma per le società. Questa ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] . In modo analogo, Giorgio La Pira, nel corso della XIX Settimana socialedi Firenze (ottobre 1945), dichiarava che la Costituzione sarebbe stata «buona se proporzionata alla società», cioè se nelle nuove istituzioni si fossero rispecchiati progetti ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statutodi inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] dei convertiti nella società spagnola. Ma cinquant’anni dopo, sull’onda di una violenta reazione sociale a questa integrazione, erano stati formulati quegli statutidi «limpieza de sangre» che, non potendo più ricorrere alla religione per ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] un certo rilievo della sua attività pubblicistica era stata una dissertazione, letta all'Accademia di religione cattolica il 28 luglio 1842, sul Cattolicesimo e i sistemi socialisti considerati ne' loro rapporti colla condizione economica de' popoli ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] ", che soli avrebbero potuto salvare gli operai dal socialismo, investendo nell'industria i capitali posseduti da enti ecclesiastici, "svincolandoli da sistemi antiquati" quali i titoli diStato. Ne scrisse ripetutamente al Toniolo, ai cardinali ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...