Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] aiuti che gli venivano dai liberali moderati. Entrambi, tuttavia, non si curarono di fondare leghe contadine, sindacati bianchi, cooperative, che rappresentavano invece l’immancabile attrezzatura del movimento cattolico-sociale dell’età di Leone XIII ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] la vita pubblica e con l’esercizio delle attività civili» il suo programma, «in antitesi al liberalismo laico, al materialismo socialista, allo Stato panteista e alla nazione deificata, che formano nel loro complesso la grande eresia che abbiamo ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] più paventati ‘guasti’ prodotti dalla ‘rivoluzione liberale’, la preoccupazione di tutelare i giovani da simili pericoli e morali, per lo sviluppo di una sana e benefica azione sociale, sotto la guida della Gerarchia Ecclesiastica, al di fuori e al ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] , e soprattutto offre visibilità. Niente del genere potevano usare i pochi evangelici, che nell’Italia liberale furono liberali, garibaldini, mazziniani, democratici, socialisti e così via, sperando di essere il sale della terra un po’ dappertutto, e ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] ., pp. 116-117.
64 I repubblicani ottenevano solo l’1,6% dei consensi dell’elettorato; i liberali un 3% e i socialdemocratici che nel 1948 sotto la sigla di Unità socialista avevano avuto 7,1 punti percentuali, tornavano ora con solo il 4,5%.
65 Vedi ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] , indipendente dall’intransigentismo, dal cattolicesimo liberale e da quello democratico sturziano»2. Camaldoli alla Costituzione. I cattolici e la rinascita della democrazia, «Aggiornamenti sociali», 56, 2006, pp. 339-410.
50 Ibidem.
51 Lettera di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] – su un terreno di rispetto delle istituzioni rappresentative – patria, religione e ordine sociale.
L’eredità del filone cattolico-liberale assumeva insomma una prospettiva ben diversa da quella del movimento cattolico ufficiale. Marginalizzato e ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] da ispirare il cristiano coraggio, da risvegliar la pietà»9.
Alla frattura introdotta nel corpo sociale dalla rivoluzione liberale e borghese, Ventura contrapponeva la possibilità di una reintegrazione organica della società su basi cattoliche. Nella ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] , e toscani in particolare, verso La Mennais e i cattolici liberali francesi e belgi per le prospettive da questi proposte di un’azione sociale rinnovata della Chiesa, nella quale leggevano implicite ambizioni o tentazioni neo-temporalistiche8 ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] visto il trait d’union fra il crepuscolo del cattolicesimo liberale e l’alba d’un riformismo sorto nella stagione stava tirando fuori l’Italia dalla disfatta») e l’anima democratico-sociale di Marini, alias Dossetti, «i capelli lisci e bruni, la ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...