Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] suo tempo la sarcastica critica di Gramsci, mentre la stessa revisione fu operata da altri nel senso di un socialismo sindacal-rivoluzionario, che ebbe anch’esso non poca fortuna.
Meno evidenti furono fino alla Prima guerra mondiale gli sviluppi del ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...]
Riguardo ai timori maggiori, come l’affiliazione ai rivoluzionari o ai liberali, il proclama rassicurava:
«i deputati tempo alla S. Sede, perché [...] le fosse restituito il rispetto sociale e la protezione non illusoria delle leggi del Paese»62. I ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] a Filippo Turati. Gli uni convinti che «il nuovo sindacalismo cresciuto sotto le ali tutelatici della frazione rivoluzionaria del partito socialista, combatte da noi le federazioni, le alte quote, la mutualità la disciplina sindacale; sdegna le ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] medio - colpito dall'inflazione e dalla perdita di status sociale - che guardava con favore l'agitazione radicale contro la tanto come un partito, quanto come un movimento rivoluzionario che mirava ad abbattere l'odiata Repubblica di Weimar ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] tornare al loro posto', vale a dire all'ultimo posto della scala sociale in un sistema che doveva rimanere dominato dai bianchi.
Il primo di liberi e di eguali, in generale le società rivoluzionarie prima e dopo la Rivoluzione francese, e la Società ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] di evitare vuoti di potere, denuncia di atti rivoluzionari, desiderio di portare il più rapidamente possibile l’ p. 138.
32 A. Bendotti, G. Bertacchi, La base sociale della lotta partigiana nel Bergamasco, «Annali dell’Istituto Alcide Cervi», 11, ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] dai più poveri tra i poveri - vagabondi, criminali e indigenti non hanno praticamente alcun ruolo nelle folle rivoluzionarie - ma piuttosto dai ceti sociali che dispongono di un certo reddito e di mezzi modesti, e che rischiano di perderli. A creare ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] stabilità del sistema monarchico contro ogni pericoloso conato rivoluzionario.
Senza tenere conto della forza di questo non, come in altri casi, un esperimento privo di basi sociali e di respiro politico. Il 27 aprile 1848 si tennero effettivamente ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] mentre per il secondo la verità è di per se stessa rivoluzionaria. Qual è il dovere dell'intellettuale? Servire la rivoluzione o ai principi: com'è ben noto, i vari movimenti socialisti si spaccarono sul giudizio che si doveva dare della Rivoluzione ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] dal sintagma libres votes utilizzato nel periodo rivoluzionario per indicare le consultazioni popolari sulle leggi universale maschile (e femminile) da radicali, repubblicani e socialisti riuniti nella Lega della democrazia, che dal 1879, ...
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rivoluzionario
rivoluzionàrio agg. [der. di rivoluzione]. – 1. a. Di rivoluzione, che costituisce o tende ad attuare una rivoluzione politica e sociale: lotte, guerre r.; movimenti, moti, atti r.; governo r., sorto in seguito a rivoluzione;...
rivoluzionarismo
s. m. [der. di rivoluzionario]. – Tendenza e azione intesa a trasformare con una rivoluzione uno stato, le sue strutture politiche, economiche e sociali: il r. russo del primo Novecento. Con intonazione polemica, spreg. o...