Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] dei conflitti e la soluzione delle controversie internazionali (in particolare, il Patto dellaSocietàdelleNazioni del 1919 e il Patto Briand-Kellog del 1928). La creazione dell’Organizzazione delleNazioni Unite, nel 1945, ha segnato ...
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Stato dell’Africa orientale, posto immediatamente a sud dell’Equatore e compreso fra l’Uganda a N, la Tanzania a E, il Burundi a S e la Repubblica Democratica del Congo a O.
Il territorio del R. è compreso [...] Urundi) fu assegnato al Belgio come mandato dalla SocietàdelleNazioni, quindi nel 1946 in amministrazione fiduciaria dalle Nazioni Unite. Gli amministratori coloniali si avvalsero della collaborazione dei Tutsi che, istruiti ed evangelizzati nelle ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] , a maggioranza danese, che decise l’annessione alla Danimarca; nello stesso anno questa entrò a far parte dellaSocietàdelleNazioni. A partire dal 1924, i socialdemocratici divennero la principale forza politica del paese, guidando il governo fino ...
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Secondo l’accezione più ampia, e prevalente nell’uso, il complesso dell’Australia, della Nuova Guinea e del disperso mondo insulare dell’Oceano Pacifico, per la massima parte concentrato nel quadrante [...] ) e giapponesi (Marianne, Caroline e Marshall), che ne mantennero il controllo nel dopoguerra per mandato dellaSocietàdelleNazioni. Nel corso degli anni 1920, Australia e Nuova Zelanda accentuarono la propria emancipazione fino all’acquisizione ...
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Processo attraverso cui un territorio sottoposto a regime coloniale acquista l’indipendenza politica, economica e tecnologica dal paese ex-colonizzatore. In particolare, il processo storico, iniziato con [...] dagli USA le voci del movimento panafricanista (➔ panafricanismo), iniziatosi al principio del secolo. Nella Carta dellaSocietàdelleNazioni si affermò, sia pure con una formula blanda, il principio che i governi coloniali dovessero «assicurare ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] a poco trasformando in uno dei più gagliardi critici del socialismo e della democrazia. Nel 1922 fu nominato senatore e scelto a rappresentare l'Italia alla SocietàdelleNazioni per la questione del disarmo, ma le condizioni di salute gli impedirono ...
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Wilson, Thomas Woodrow. - Uomo politico statunitense (Staunton, Virginia, 1856 - Washington 1924). Governatore del New Jersey (1910), fu presidente degli USA per due mandati (1913-17 e 1917-21). All'inizio [...] di commercio, riduzione degli armamenti, emancipazione graduale dei popoli sotto dominio coloniale, creazione di una SocietàdelleNazioni), sia criteri diretti alla soluzione dei problemi politico-territoriali sollevati dal conflitto e ispirati ai ...
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sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] , e con la sua successiva incorporazione nello statuto del mandato sulla Palestina affidato alla Gran Bretagna dalla SocietàdelleNazioni, che costituì il punto di partenza di quella vasta azione politica, economica, colonizzatrice, e poi militare ...
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Individuo che, per ragioni essenzialmente politiche, ma anche economiche e sociali, è costretto ad abbandonare lo Stato di cui è cittadino e dove risiede, per cercare rifugio in uno Stato straniero. R. [...] russa. I primi strumenti internazionali furono elaborati, nel quadro dellaSocietàdelleNazioni, nel tentativo di rispondere a situazioni particolari: il Consiglio dellaSocietàdelleNazioni adottò una prima risoluzione sui r. il 26 febbraio 1921 ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] Francia alla SocietàdelleNazioni. Benché l'evoluzione del suo pensiero lo avesse portato al cattolicesimo, egli, ebreo, non volle battezzarsi per non apparire traditore della propria razza, perseguitata dai regimi totalitarî dei quali fu tenace ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...