GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] . E gli pare bene di svelare gli abusi, gl'inganni, le turpitudini della società molle, avida di piaceri e di lucro che lo circonda, ", medicina a ogni ferita dell'anima, moderazione e temperanza, virtù sconosciuta nel "wilder irrer Lauf" e nello ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] uomini della sua tempra: egli è nato poeta di città e disocietà, sente la nostalgia della città della "sua" egli è un fratello congeniale del poeta antico per quella temperanzadi sentimento e ragione, per quell'equilibrio spirituale, che diventa ...
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Origine. - Sull'origine delle carte da giuoco e sulla loro introduzione in Europa si è discusso e si discuterà ancora a lungo. Che la Cina sia stata la loro patria sin dal 1120 (tesi del Remusat) è affermazione [...] la quale rappresenterebbero le quattro classi della società, ossia, rispettivamente: i commercianti, gli Ruota della Fortuna, la Forza, l'Appiccato, la Morte, la Temperanza, il Diavolo, la Casa di Dio, le Stelle, la Luna, il Sole, il Giudizio e ...
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. Giornale letterario e scientifico, fondato da Giampietro Vieusseux (v.) nel gennaio del 1821 in Firenze, dov'egli, stanco de' lunghi viaggi in nazioni diverse tra uomini diversi, e dopo la rovina della [...] vero dell'Antologia. È scientifica quando non può essere politica; cessa subito di essere politica, quando ha mancanza di materia che tratti dell'uomo e della società, cioè de' Governi concepiti a modo de' recenti pensatori". Opera politica compiva ...
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Uno dei brevi libri della Bibbia ebraica detti "rotoli" (ebr. megillüt; v. bibbia, VI, pp. 882, 908).
Il nome. - Il titolo Ecclesiaste, adottato in quasi tutte le lingue, viene dalla versione greca detta [...] e dalla temperanza; l'altra nel fine che vi si cerchi non altro che un lenimento ai dolori di una vita altrimenti indizî l'Ecclesiaste già si manifesta quale prodotto di bassa epoca. Lo stato della società che deplora, certa analogia con la filosofia ...
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. Non appena gli Austriaci rioccuparono, nel 1815, la Lombardia, il governatore maresciallo di Bellegarde - o di propria iniziativa, o consigliato da altri - ordinò la pubblicazione di una rivista che [...] prima il Breislak e poi il Giordani si staccarono dalla società, e col 1817, messo da parte anche il Monti di tutto il movimento intellettuale italiano e straniero, con non pochi errori di fatto, ma anche con larghezza di informazione e temperanzadi ...
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Scrittrice finlandese, nata il 19 marzo 1844, morta il 12 maggio 1897, figlia di G. W. Johansson, capo-operaio di una cotoneria di Tampere (Tammerfors), maestra elementare a Jyväskylä (1863), si sposò [...] temperanza, le provvidenze operaie, richiamando l'attenzione sulle più dure realtà dalle vita.
Bibl.: Un'ampia biografia di M. Canthin kielestà (Della lingua di M. C.), in Suom. Ugrit. Seuran Toimituksia (Memorie della Società Finno-Ugrica), LII, pp. ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] Dal punto di vista dell'etica religiosa, la giustizia è per i cristiani una delle quattro virtù cardinali, insieme alla temperanza, alla a non averli affatto. L'unico modo di realizzare una società veramente giusta consiste quindi nel realizzare l' ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] in funzione di essa. Se sapienza ed eloquenza pongono rimedio all'ignoranza, le virtù (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza) si e che si ripercuote nell'articolazione della società: gli uomini di scuola tendono alla sapienza; i religiosi, ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] sovrastante il sepolcro, della Mansuetudine e della Temperanza. Nonostante alcune critiche degli architetti, il successo anche alla caccia di pezzi antichi di cui era smaniosa la società londinese, ed il C. non mancava di aiutarli, attingendo anche ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
insocievole
insociévole agg. [comp. di in-2 e socievole]. – Non socievole, di persona che non sa adattarsi alle consuetudini e alle convenienze della vita in società, o che rifugge dalla compagnia degli altri uomini perché scontroso, selvatico,...