Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] così dire dell’uso medio, ha costituito fino in tempi recenti una delle differenze più marcate nell’assetto sociolinguistico tra Nord- e Südtirol. Sembra infatti essersi consolidato un registro intermedio di tedesco impiegato nei contesti pubblici e ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] come riflessione scientifica, la pianificazione linguistica si pone come parte della sociologia del linguaggio, della sociolinguistica e della linguistica del contatto, configurandosi in particolare come lo studio dei rapporti fra la situazione ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] 1977: 11 indica ben sette varietà del reatino di città). In anni più recenti, la dialettologia urbana e la sociolinguistica hanno offerto chiavi interpretative più fini del fenomeno, individuando, all’interno di centri urbani o di più vaste aree ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] di abitudini linguistiche (psicolinguistica), verso l’analisi delle interrelazioni tra abiti linguistici collettivi e vita sociale (sociolinguistica), infine verso l’identificazione, in sede storica, dei vari tipi di norme di realizzazione delle ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] con situazione comunicativa domini ampi come l’amministrazione o la religione (cfr. Reid 1956: 32).
La sociolinguistica ha in seguito elaborato approcci differenziati alla variazione diafasica. In dipendenza dai fattori situazionali selezionati, si ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] di M. Dardano et al., Roma, Bulzoni, pp. 267-285.
Stefinlongo, Antonella (2007), L’indagine nella città di Latina. Analisi sociolinguistica dei dati, in D’Achille & Viviani 2007, pp. 83-110.
Trifone, Pietro (1992), Roma e il Lazio, Torino, UTET ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] nuovo Stato dovette fare i conti con un Paese in cui i dialetti erano il mezzo di comunicazione prevalente (➔ sociolinguistica), e «apparve impellente la necessità di disporre d’un tipo d’italiano che fosse adeguato alle più svariate esigenze della ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] certi limiti nel più ampio fenomeno migratorio che ha investito l’Italia soprattutto negli ultimi due decenni del Novecento (➔ sociolinguistica).
Non è facile definire chi e quanti siano i rom e sinti presenti in Italia oggi: le stime disponibili ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] "carnivoro", da makan "mangiare" e daging "carne").
Successo analogo non hanno avuto tentativi di p.l. in paesi dalla composizione sociolinguistica e dalla storia coloniale pur simili a quella dei due casi sopra citati, come per es. in Kenya, dove il ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] l’adozione sistematica di quella che era ormai una lingua diversa, il volgare appunto, e non uno dei registri informali e sociolinguisticamente bassi del latino (per un più dettagliato panorama su quanto precede, cfr. Casapullo 1999: 17-34).
In anni ...
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sociolinguistica
sociolinguìstica s. f. [comp. di socio- e linguistica, sul modello dell’ingl. sociolinguistics]. – Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali; delineatosi...