cybersociety
<sàibë sësàiëti> s. ingl., usato in it. al femm. – Spazio o realtà virtuale di comunicazioni elettroniche create dalla rete mondiale degli utenti di computer. Si possono distinguere [...] relazioni generazionali. L’impatto delle nuove tecnologie dellacomunicazione ha comunque determinato una serie spazio cibernetico è oggetto di numerosi studi accademici interdisciplinari che vanno dalla sociologia alla giurisprudenza, all’economia. ...
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Sociologo tedesco (Lüneburg 1927 - Örlinghausen, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1998). Riprendendo l'orientamento struttural-funzionalista di T. Parsons, elaborò una teoria della società concepita come [...] , la teoria dei sistemi, la fenomenologia e la teoria dell'organizzazione costituiscono le determinanti della teoria sociologica di L., centrata sul concetto di riduzione della complessità. Ricollegandosi a M. Weber (la cultura quale "sezione ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] di H. Cohen e H. Rickert, alla sociologia di M. Horkheimer e Th. W. Adorno, dell'interpretazione basata sul concetto di un'unica e divina lingua originaria, scaduta nel corso del tempo a insieme di segni e a convenzionale strumento di comunicazione ...
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Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. [...] art. 615 quinquies c.p.); la violazione della corrispondenza e dellecomunicazioni informatiche e telematiche (art. 616, 617 applicativi da discipline affini (sociologia, psicologia, economia). Nell’ambito della storiografia, dalla seconda metà ...
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Uomo politico statunitense (Tampico, Illinois, 1911 - Bel-Air, California, 2004). Repubblicano, fu presidente degli Stati Uniti per due mandati (1981-89). Adottò una politica di netta contrapposizione [...] della sua presidenza.
Vita e attività
Secondogenito di una famiglia della piccola borghesia, laureatosi in economia e sociologia in una piccola univ. dell capacità di comunicazione, si fondava sulla sua fede nei valori semplici della tradizione ed ...
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Sociologo e criminologo francese (Sarlat, Dordogna, 1843 - Parigi 1904). Di formazione giuridica, raggiunse la notorietà con la pubblicazione nel 1890 di Les lois de l'imitation (5ª ed., ivi 1907). T. [...] all'invenzione e all'imitazione anche l'opposizione (e il conflitto). I suoi contributi più specifici alla sociologia possono ritenersi il fine esame dell'influenza dei mezzi di comunicazione di massa e l'applicazione del suo schema generale alla ...
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mobilità sociale Passaggio di individui o gruppi da uno strato sociale all’altro, o da una posizione all’altra, che può essere di classe, di ceto o di stato. S’intende quindi un vasto processo di mutamenti [...] mezzi di comunicazione di massa. Tutti questi fenomeni provocano una disintegrazione della struttura di integrazione.
Il concetto di mobilità in sociologia è collegato alla teoria della ‘circolazione delle élites’ (V. Pareto, 1902), successivamente ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] un centro che ingloba progressivamente i comuni rurali limitrofi, formando con essi prima delle espansioni radiali lungo gli assi appropriazione della c., soggetti che hanno preso il posto delle storiche classi sociali individuate dalla sociologia ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] scienze umane (filosofia morale, teologia, diritto, sociologia), con cattedre universitarie, centri e istituzioni. Problemi limitare fortemente le condizioni di sofferenza.
La normativa dellaComunità Europea n. 86/609 sulla Protezione degli animali ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] unilaterali (o biologiche, o psicologiche, o sociologiche), si possono evidenziare quelle ancora o maggiormente con tutti gli altri membri dellacomunità mafiosa e si sottopone interamente alle norme e agli interessi dell'associazione. Parimenti, l' ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...