PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] celebre dipinto di P., il Denzos di Atene, anche se, per il fatto che forse se ne deve riconoscere una eco nelle parole di Socrate a P. nel celebre incontro ricordato da Senofonte e da datarsi tra il 415 e il 410 a. C. (Memorab., iii, 10, i), lo ...
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BENCI, Tommaso
Eugenio Ragni
Nacque nel 1427 da Lorenzo di Giovanni di Taddeo; dedicatosi all'attività mercantile paterna di commerciante di stoffe, il B. non disdegnò la poesia, attingendo in alcune [...] dubitano che il convito si sia svolto realmente); fu in quella ricorrenza che il Ficino fece commentare al B. l'orazione di Socrate, ch'egli incluse poi nel suo Commento al Simposio platonico. Il B. morì a Firenze il 16 apr. 1470. Il suo necrologio ...
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LANDESCHI, Giovanni Battista
Fabrizio Vannini
Nacque nel 1721 a Firenzuola, in Mugello, da Francesco; il nome della madre è ignoto. Ebbe almeno altri due fratelli, Angiol Michele e Gaetano, quest'ultimo [...] in francese e pubblicata nel 1776 sul periodico della fisiocrazia, le Nouvelles Éphémérides Économiques. Nei Saggi il "Socrate rustico" toscano (Lastri) riassumeva quasi venti anni di pratica nella coltivazione dei terreni collinari della sua ...
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Il concetto di ciclo o circolo è tipicamente greco, e caratterizza una concezione del tempo di chiara impronta naturalistica, basata sulla ciclicità: il ripetersi delle stagioni, il ciclico ripresentarsi [...] Ne consegue che tutti gli eventi storici si ripeteranno esattamente allo stesso modo: Ercole sosterrà di nuovo le sue fatiche, Socrate verrà di nuovo condannato (I frammenti degli stoici antichi, I, 109). È questa la versione originaria della teoria ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] donde anche il nome di ‘accademici’ a essi attribuito) che, sviluppando motivi aporetici presenti già nel pensiero di Socrate e Platone, concentrarono la loro critica sul concetto stoico di fantasia catalettica su cui si fondava l’assenso, proponendo ...
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Sgalambro, Manlio. – Filosofo, paroliere e cantautore italiano (Lentini 1924 - Catania 2014). Intellettuale tra i più eversivi e indipendenti del panorama culturale italiano, fuori dei quadri accademici [...] amor, 2003; Misikanten, 2005; Niente è come sembra, 2007) e libretti d’opera (Il cavaliere dell'intelletto, 1994; Socrate impazzito, 1995; Gli Schopenhauer, 1998; Telesio, 2011). Cantante ironico e occhieggiante al pop nell’album di cover Fun club ...
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Significa spiegazione d'un concetto (termine o parola con cui si designa) per mezzo di altri concetti (termini o parole) che si presumono noti. La definizione perfetta deve ridurre il definito ai termini [...] nelle confutazioni incidentali di questi filosofi.
La ricerca delle definizioni costituisce lo scopo principale della dialettica di Socrate, che si esercita sui concetti morali; i molti esempî offerti dai dialoghi platonici mostrano l'atteggiamento ...
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FORMA (gr. σχῆμα, μορϕή, εἶδος; lat. forme, species; fr. forma; sp. especies, forma; ted. Form, Gestalt; ingl. form, shape)
Vito FAZIO-ALLMAYER
Filosofia. - Il termine spunta nell'atomismo e riguarda [...] determinazioni che la compongono. La forma è l'essere in atto delle cose (v. atto). Questo s'identifica con quello che Socrate chiamava fine. "È chiaro infatti che il concetto che si ottiene per mezzo delle differenze è quello della forma e dell'atto ...
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Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] relativo al soggetto che lo conosce: quale fu, invece, quello di Protagora. In deliberata contrapposizione al relativismo sofistico, Socrate cercò di fissare quel che ciascuna cosa è per il concorde pensiero degli uomini più giudiziosi, comunque tale ...
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Pittore, nato a Parigi nel 1611, morto a Villiers-le-Bel (Seine-et-Oise) il 16 gennaio 1668. Allievo di François Perrier e di Simon Vouet, dimorò a Roma circa vent'anni, dal 1633, eseguendo vedute di rovine [...] anche Conversations sur la connaissance de la peinture (Parigi 1677).
Tra altre opere del D. ricordiamo: la Morte di Socrate (Firenze, Uffizî), la Visione di Nausicaa (Vienna, Galleria Czernin).
Bibl.: L. Dussieux, Les artistes français à l'étranger ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico...
presocratico
presocràtico agg. e s. m. [comp. di pre- e socratico] (pl. m. -ci). – Anteriore a Socrate, allo sviluppo della speculazione filosofica di Socrate: la fisica, la filosofia p.; filosofi p. (e, come sost., i presocratici), tutti...