PROPAGANDA
Alberto Pincherle
. Se il nome deriva indubbiamente da quello della celeberrima Congregazione della Chiesa cattolica, la cosa può considerarsi come avente le sue remote origini nella credenza [...] Aristotele tratterà poi del valore psicagogico della parola); ma più intensamente, con maggiore coscienza e coerenza, con i sofisti. Onde l'importanza da essi attribuita alla retorica (v.), in quanto arte del trovare e presentare i proprî argomenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] e soprattutto le sue riflessioni filosofiche sul rapporto tra i nomi e gli oggetti a cui si riferiscono), sia nel Sofista. Nel Cratilo (424c) distinse i suoni (o lettere, stoicheia) in vocalici (phoneenta), da una parte, e in consonantici (aphona) e ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] scolastica, che hanno sviluppato una ricca casistica della virtù e delle virtù (ὰρετή, ἔξις).
Dopo la scepsi etica dei sofisti, che nella tradizione vengono appunto chiamati "maestri di virtù" ma si limitavano a questo proposito a forme solo pratiche ...
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Eresiarca del sec. II. Poco sappiamo di lui e di suo figlio Epifane, che avrebbe redatto i libri esoterici della loro setta, e a cui gli abitanti dell'isola di Same dedicarono tempio e culto. Sarebbero [...] insieme il concetto paolino della legge instauratrice della coscienza e della realtà del male e il concetto dei sofisti del nomos, convenzione che si sovrappone alla natura. Aspetto più complesso, ma non inconciliabile, come ritengono alcuni, con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e retorica tra Grecia e Roma
Donatella Restani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparazione tra i sistemi di comunicazione [...] della musica costituiscono la base comune per l’apprendimento di tutti gli altri saperi: vi sono istruiti letterati, filosofi e sofisti come Laso di Ermione, Democrito, Ippia e Eraclide Pontico. Ancora a distanza di molti secoli Filodemo considera la ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] e nelle loro combinazioni. Questo concetto, come quello che discendeva dalla tradizione mitico-religiosa, viene radicalmente discusso nell’età dei sofisti, in cui la contrapposizione tra ciò che è ‘giusto’ per natura e ciò che è ‘giusto’ per semplice ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] la πόλις (per i latini civitas) non si distingue formalmente dalle più elementari forme di κοινωνίαι (o societates). Sofisti, cinici, epicurei considerano la πόλις risultante da una convenzione che altera l’originario e naturale stato dell’umanità ...
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LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
Carlo GALLAVOTTI
Retore greco del sec. IV d. C., nato ad Antiochia nel 314 da ragguardevole famiglia, e avviato dalla madre e dagli zii allo studio della retorica, volle [...] . Fu denominato il piccolo Demostene, ma in lui, naturalmente, si cercherebbe invano la stoffa dell'oratore: egli è sempre il sofista facile e colorito nell'invenzione, un po' carico e oscuro nella frase, qualche volta fine e umoristico. Ma in tutto ...
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oppinione
Bruno Bernabei **
Voce documentata in tutte le opere di D., soprattutto nel Convivio; vale a significare un elemento conoscitivo non fondato su prove di certezza assoluta; designa il " parere [...] una connotazione del tutto negativa (Parmenide). L'o. inizialmente rientra nell'ambito della conoscenza sensibile. Con i sofisti però essa designa un procedimento conoscitivo intellettuale, ma imperfetto e instabile. Secondo Platone, l'o. ha origine ...
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Si chiama allitterazione la ripetizione spontanea o ricercata della lettera o della sillaba iniziale di vocaboli più o meno contigui, in generale collegati dal senso. Il termine è stato foggiato dal Pontano [...] antitesi, anafora, chiasmo e altrettali figure, sentite già appunto come figure, ornamenti. Platone nel Simposio, parodiando i sofisti, compone discorsi pieni di tali ornamenti, non esclusa l'allitterazione.
Sul suolo italico l'allitterazione ha uso ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...