Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] concezione arcaica del νόμοϚ βασιλεύϚ, sia pure nel quadro di una cultura che ha ormai fatto i conti con l'affermazione sofistica della legge naturale del più forte che sottomette il più debole, con un processo di desacralizzazione che porta al νόμοϚ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] spirituale sia politico – hanno perversamente sfruttato la venuta di Cristo, evento miracoloso per eccellenza, diffondendo una dottrina ‘sofistica’ che sotto la falsa apparenza della rispettabilità e del giovamento è causa di rovina per la società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] di Jaja al giovane Gentile dell’aprile 1903, il professore mostrava di aver individuato in «Gianfalco» e in «Giuliano il Sofista», cioè nell’uccello rapace e nell’Apostata, due eteronimi del suo allievo prediletto (Carteggio Gentile-Jaia, in Opere di ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] di rimanere sospeso fra: a) l’esercizio di argomentazioni e controargomentazioni raffinate e sofisticate, al limite della sottigliezza sofistica, contro il relativismo e talora lo scetticismo in cui riafforano le problematiche in tal senso introdotte ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] sia relativamente allo statuto dell’essere in rapporto al divenire e al non-essere (temi affrontati nel Parmenide, nel Sofista e nel Teeteto) ossia dell’uno in rapporto al molteplice. Tale problematica comportava quella dell’anteriorità dell’uno (ἕν ...
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mezzo (sost.)
Francesco Del Punta
Il termine m., come sostantivo, assume grande varietà di valori semantici nel diverso contesto del linguaggio dantesco. Attraverso il latino scolastico medium e medietas [...] dalla speculazione medico-fisiologica, egli tende però a vedere questa dipendenza filtrata attraverso il relativismo morale della sofistica (p. 47). Nell'ambito del corpus aristotelico stesso, è stato fatto richiamo (con particolare insistenza dal ...
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Croce e i giovani
Marino Biondi
Passioni quiete, passioni inquiete
La calma – aveva scritto Croce nel Contributo alla critica di me stesso (scritto nel 1915 ma pubblicato nel 1918) – «in quanto tale, [...] l’etica. Senza etica, o la responsabilità delle parole e delle idee, l’intelletto slittava sul pedale della sofistica.
Nelle nuove generazioni Croce osservava intelligenze fiacche, intelligenze oscure e di torbido acume, intelligenze troppo accese e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invenzione della magia in Grecia
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La magia può essere considerata un’invenzione greca [...] se questa rivalutazione rimane intrisa di una profonda ambiguità.
La risposta di Platone alla provocazione di Gorgia è chiara: il sofista è un goes nel peggiore senso del termine: un ingannatore, un impostore. Proprio come poeti e indovini, che con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'oratoria
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oratoria è un prodotto tipico della democrazia ateniese, nella quale compaiono [...] debitore, sono nel suo mirino, dal momento che il testo che definisce le sue convinzioni è intitolato, significativamente, Contro i sofisti.
Isocrate è retore che non parla. Le sue orazioni del periodo post 390 a.C. sono tutte rivolte a occasioni ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] Leopardi che le lettere del Tasso sono le più eloquenti del Cinquecento? Certo essi intesero non l'astratta e magari sofìstica capacità di insinuarsi nell'animo e persuadere e richiamare gli affetti, che è dote attiva dell'oratoria, ma l'eloquenza ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...