PALMBLAD, Wilhelm Fredrik
Giuseppe Gabetti
Scrittore svedese, nato a Liljestad il 16 dicembre 1788, morto il 2 settembre 1852 a Upsala, dove era stato dal 1822 docente di storia e dal 1835 professore [...] di greco all'università.
Traduttore di Eschilo e Sofocle (1834-1845); ma le prime versioni risalgono al 1812), fu anche uno dei capi del movimento romantico: fondatore dell'Aurora förbundet", editore della rivista Phosphoros e del Poetisk Kalender. ...
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MANSO, Johan Kaspar
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Zella Sankt Blasii in Turingia il 26 maggio 1760, morto a Breslavia il 9 giugno 1826. Tradusse le Georgiche di Virgilio (1783), gl'Idillî [...] di Bione e Mosco (1784), l'Edipo Re di Sofocle (1785); e compose opere storiche su Sparta (voll. 3, 1800-03), su Costantino (1824), sull'Impero ostrogoto in Italia (1824), nonché una Geschichte des preussischen Staates bis zur zweiten Pariser Abkunft ...
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LORDE, André de
Silvio D'Amico
Autore drammatico francese, nato a Tolosa nel 1871. È tra i creatori di quel truculento genere di teatro che fu denominato Grand Guignol. Scambiando il tragico orrore [...] spirituale che spira da opere famose di Eschilo, di Sofocle, di Shakespeare, ecc., col mero spavento fisico, il De L. si è compiaciuto di mettere materialmente in scena - come nel Système du docteur Goudron (1904) e La dernière torture (1905) - ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Veneti
Loredana Capuis
I veneti
Etnico attestato nelle fonti greche e latine (Ἐνετοί, Οὐένετοι, Veneti) con localizzazioni geografiche varie: Asia Minore- Paflagonia [...] alla guerra di Troia: da Omero (Il., II, 851-852) che cita gli Eneti tra gli alleati dei Troiani, guidati da Pilemene, a Sofocle (in Strab., XIII, 1, 53) che per primo narra di un loro arrivo sulle coste adriatiche, “in terra enetica”, a Livio (I, 1 ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] 700 versi in brevi frammenti), in alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo; il Decius seu Aeneadae, che trattava del ...
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FRIEDERICHS, Karl
W. Fuchs
Archeologo, nato il 17 aprile 1831 a Delmenhorst, morto il 18 ottobre 1871 a Berlino.
Studia filologia classica a Gottinga e a Erlangen, dove nel 1853 si laurea con uno studio [...] sulla funzione del coro in Euripide e Sofocle. Trasferitosi a Berlino nel 1854, si rivolge, sotto l'influsso di Eduard Gerhard, agli studî archeologici. Nel 1855 consegue la docenza a Erlangen con uno scritto sull'importanza che ha avuto per la ...
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FILOMELA (Φιλομήλα, Φιλομήλη)
A. Rumpf
Figlia di Pandione e sorella di Procne nella saga di Aedon megarica, attica e focea.
La leggenda delle due figlie di Pandione, grazie alla interpretazione che Ovidio [...] ne ha dato nelle Metamorfosi (forse seguendo il dramma di Sofocle) ha esercitato la sua influenza sull'arte fino ai tempi moderni. Tereo, re dei Traci, sposò dapprima Procne, poi rapì F., l'infamò, le tagliò la lingua e la nascose. Procne lo viene a ...
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Storico (Firenze 1504 - ivi 1558). Appartenne ad antica famiglia di mercanti; entrato al servizio dei Medici (1535), fu ambasciatore di Cosimo I (1541) presso il re dei Romani Ferdinando I d'Asburgo; da [...] allora ebbe numerose cariche pubbliche. Letterato, filologo, traduttore dell'Edipo re di Sofocle e di varie opere di Aristotele, fu però soprattutto storico; scrisse le Istorie fiorentine (1523-55) e la Vita di Niccolò Capponi, zio di S., rimaste ...
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Scrittore spagnolo (Alicante 1745 - Napoli dopo il 1824). Visse lungamente in Italia in seguito all'espulsione dalla Spagna dei gesuiti nel cui ordine era entrato nel 1759. Nel 1769 si secolarizzò; successivamente [...] rientrato in patria con la famiglia (1798), fu di nuovo espulso (1801). Tradusse Sofocle e, sulle orme di M. Cesarotti, il Fingal. Scrisse una specie di poema in prosa sulle origini di Venezia (El Antenor, 1788), un romanzo storico-filosofico ( ...
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(gr. Αἴας Τελαμώνιος) Eroe greco, secondo l’Iliade il più valoroso dopo Achille, fratello di Teucro e figlio di Telamone, re di Salamina. Una leggenda, già nota all’Odissea, per la quale morì per il dolore [...] di non vedersi aggiudicate le armi di Achille, era argomento di due tragedie perdute di Eschilo. Nell’Aiace di Sofocle l’eroe, accecato da Atena, fa strage di greggi, credendo di vendicarsi sugli Achei; tornato in sé, non sa sopravvivere alla ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.