status sociale
Margherita Zizi
La posizione che si occupa nella società
Il termine latino status è usato per indicare la posizione di un individuo, di un gruppo o di una categoria di persone in una [...] che non detengono privilegi di sorta e sono invece soggetti a tutta una serie di deprivazioni e umiliazioni.
La e delle risorse che assolvono la funzione di status symbol. In genere sono tali gli oggetti o i beni di lusso – rari, preziosi e molti ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] in base alle fasce dei consumatori; in funzione delle aspettative soggettive viene così dato un peso diverso all’uno o all’ la q. è la caratteristica che distingue una sostanza all’interno di un genere (per es., l’essere bipede è la q. dell’uomo in ...
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Antropologia
Zona più o meno vasta in cui venivano segregati gruppi autoctoni, abitanti territori colonizzati dai Bianchi. Famose, da questo punto di vista, le r. in cui fu costretta la quasi totalità [...] passività aventi come controparte un’altra istituzione soggetta all’obbligo di riserva o una Banca centrale nazionale o riduzione delle competenze di bordo.
Sport
Nell’atletica, nel ciclismo e negli sport a squadre in genere, ogni singolo atleta ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] , in posizione di parità con gli altri soggetti. Si tratta di una soggettività di carattere ‘funzionale’ governate dalle direttive dei superiori. Le organizzazioni organiche, in genere più efficaci in ambienti dinamici, sono strutturalmente più fluide ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] cui viene accolto il nascituro. In genere, predomina il concetto di preservare sia il parto in sé disoggetti malati e la selezione sessuale; c) la liberazione della donna e la tutela dei suoi ‘diritti riproduttivi’. Un caso esemplare di politica di ...
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Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività [...] comportamento dei soggetti come momento o presupposto o conseguenza di un rapporto giuridico. Sia che, in conseguenza di tale valutazione, in genere da appositi enti autorizzati (nazionali o internazionali), intesa a stabilire un certo numero di n. ...
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L’insieme dei modi di comportamento religioso, regolati da norme o tradizioni collettive, che si esplicano in occasione di un caso di morte.
Sin da remote epoche preistoriche si hanno tracce di riti funebri: [...] bambini, le persone morte di morte violenta, gli schiavi. Riti di vario genere accompagnano i funerali stessi: la usanze di lutto (➔). I congiunti del morto sono soggetti a vari tabù. Di questi si conserva la sostituzione del normale modo di vestirsi ...
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Professioni
Willem Tousijn
Nel linguaggio corrente il termine professione viene usato spesso per indicare una qualunque occupazione lavorativa. Talvolta, tuttavia, allo stesso termine e ai suoi derivati [...] di un mutamento epocale: la transizione alla 'società postindustriale' (Bell 1973). Posizioni di questo genere vanno incontro a serie difficoltà di un lato, il potere delle p. in quanto soggetti sociali organizzati e istituzionalizzati, e, dall'altro, ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] da alcun atto della volontà. La caratteristica di questa energia è l'afferrare il soggetto che "ne è sempre la vittima, come signore degli animali di caccia e posteriormente da esso si distacca la figura di un genio protettore degli animali nel ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] di sviluppi della scienza cognitiva. Sulla base di dati empirici costituiti dai "protocolli" disoggetti che eseguivano le operazioni di il cognitivismo hanno aperto la strada a un nuovo generedi mentalismo non dualistico (Mind design, 1981, trad. ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...