Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] sua esistenza e non predicabile, bensì soggettodi predicati.
Nel linguaggio della scolastica si disse più specifico, si dice individualismo ogni dottrina che rivendichi i diritti della singola persona contro la sua subordinazione a un sistema che ...
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La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile [...] civiltà giuridica e dello stato didiritto. Ogni persona, pertanto, è tutelata dal diritto in maniera diretta e immediata rapporto di lavoro, deve avvenire nel rispetto della d. e della riservatezza del soggetto; più in particolare, il datore di ...
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Cotta, Sergio. - Filosofo italiano del diritto (Firenze 1920 – ivi 2007). Esponente di area cattolica della filosofia del diritto, vicino alla filosofia dell'esperienza di G. Capograssi, all'esistenzialismo [...] ); Il diritto nell'esistenza. Linee di ontofenomenologia giuridica (1985, nuova ed. 1991); Dalla guerra alla pace (1989); Diritto, persona, mondo umano (1989); Soggetto umano, soggetto giuridico (1997); Il diritto come sistema di valori (2004 ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] 'obbligo corrispondente - come elementi necessari del concetto di 'diritto'. Non v'è definizione di 'diritto' isolata da giurista o filosofo, infatti, che non parta dal soggetto attivo e dal soggetto passivo dei d., per poi considerare altri elementi ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] possibili del procedimento giudiziale; le aspettative dei soggetti potenzialmente coinvolti alla soluzione del caso, che formano un 'orizzonte di attesa' attorno a chi applica il diritto; l'anticipazione di senso che guida la comprensione del testo ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] Spinoza troviamo una netta separazione di f. e teologia, perché la teologia concerne nozioni non soggette all’analisi razionale e perché la manifestazione di un disagio nei confronti di un approccio filosofico che finiva per negare i diritti alla ‘ ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] tale rispetto in una forma più o meno profonda di ecologismo, che considera la natura stessa fornita didiritti e dotata dunque di un intrinseco valore morale. Non meno ampia è stata l’elaborazione di teorie volte a porre un limite a una condotta ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] ; si tratta di proposizioni semplici (o categoriche) in cui il rapporto soggetto-predicato è ‘modificato impostazione scientifica dello studio del diritto, nell’ambito delle teorie formalistiche. Gli scritti fondamentali di l. giuridica risalgono ai ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] la fisiopatologia del soggetto umano: il Rostand si era soffermato, per es., sull'ipotesi di una ''ectogenesi'', , The case for animal rights, Los Angeles 1983 (trad. it., I diritti animali, Milano 1990); AA.VV., Medicina e genetica verso il futuro, L ...
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Filosofo, nato a Palmi (Reggio Calabria) il 23 maggio 1902. Professore di filosofia del diritto nell'univ. di Siena (dal 1932), di filosofia morale all'univ. di Bologna (dal 1938), di cui è stato anche [...] Roma 1939; Corso di filosofia del diritto, 3 voll., ivi 1940-47; Nuovi scritti di teoria dello stato, Milano della pratica e l'esperienza storica, ivi 1959; La formazione spirituale del soggetto e il mondo storico, ivi 1960.
Bibl.: G. Marchello, F. ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, pure ... n’avrebbe fatto di meno...
soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. Più specificamente, come termine della...