Poeta spagnolo (n. Toledo - m. Madrid 1607). Lirico di vena facile e ingegnosa, compose poesie giocose e satiriche, sonetti, "romances", nei quali ultimi raggiunse la perfezione. Fu lodato da B. Gracián, [...] Lope de Vega, Cervantes. Gli si attribuisce, senza sicuro fondamento, la Vida del pícaro ...
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Pittore e incisore (Bologna 1561 - Roma 1640), allievo dei Carracci. Noto soprattutto per le incisioni, compose anche numerosi sonetti; lavorò a Bologna (S. Rocco e gli appestati, S. Rocco) e a Roma (affreschi [...] in palazzo Ludovisi, in S. Maria sopra Minerva, ecc.) ...
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Poeta inglese (Newark 1562 - Liegi 1613), cattolico e partigiano di Maria Stuarda. Autore di una delle più notevoli raccolte di sonetti dell'epoca elisabettiana, Diana (1592 e 1594 con aggiunte), e di [...] molti sonetti spirituali e versi varî. Imitò soprattutto Ph. Desportes. ...
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Scrittore albanese (Scutari 1866 - ivi 1937), di profonda e vasta cultura. È autore di liriche (Juvenilia, 1917), di sonetti storico-patriottici (Lissus, 1921), nonché di opere di carattere religioso e [...] filologico. Caposcuola della corrente neoclassica, le sue prose eccellono per robustezza e limpidezza di stile; la struttura formale delle sue liriche lo avvicina alla scuola parnassiana francese ...
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Poeta in dialetto romanesco e studioso di folclore (Roma 1860 - ivi 1911); esordì con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (1880), di derivazione belliana sia nell'impostazione sia nel linguaggio. [...] Da allora copiosissima fu la sua produzione poetica, con accenti sempre più originali, specie nei poemetti in sestine che danno una rappresentazione mossa, arguta, colorita di ampie scene popolari (La ...
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Tenzone del duol d'Amore
Così si suol designare, a partire da F. Pellegrini, lo scambio di cinque sonetti tra D. e Dante da Maiano, e cioè la parte più cospicua della corrispondenza tra i due poeti, [...] iniziata dal Maianese col sonetto Per pruova di saper com vale o quanto, proponendo la questione di quale sia il dolore più forte che si può provare in amore. Comprende di D. Qual che voi siate, amico, vostro manto e Non canoscendo, amico, vostro ...
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Poeta (n. Siena prima del 1260 - m. tra il 1311 e il 1313). Dal 1281 (anno in cui prese parte alla campagna militare per la conquista del castello di Turri) al 1291 (anno in cui fu coinvolto nel processo [...] ) e forse in questa occasione conobbe Dante; nel 1303 era forse a Roma. Nel suo canzoniere, fra i più ricchi (150 sonetti, successivamente, con i più recenti studî, ridotti a poco più di 120) e significativi del tempo, canta le vicende tristi e liete ...
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Rimatore (Bologna 1240 - ivi tra il 1301 e il 1303); di cui rimangono cinque canzoni e una ventina di sonetti (sette dei quali indirizzati a Cino da Pistoia e uno a Guittone d'Arezzo) che lo rivelano piuttosto [...] avverso allo stil novo. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, 15) ...
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Poeta inglese (Rugby 1887 - isola di Sciro 1915). Dovette la larga fama goduta dopo la prima guerra mondiale ai sonetti ispirati dalla guerra stessa (1914 and other poems, post., 1915). Nel 1911 aveva [...] pubblicato Poems. Postumi sono anche: John Webster and the Elizabethan drama (1916), Letters from America (1916) e The complete poems (1929) ...
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Rimatore della Scuola siciliana; pochissime le notizie sulla sua vita. Di lui (che ha lasciato 3 canzoni e 4 sonetti) si sa che appartenne a una famiglia de Rico esistente a Messina nel sec. 13º. L'unico [...] elemento sicuro per fissare il periodo in cui visse è dato dalla canzone Amor tanto altamente indirizzatagli da Guittone d'Arezzo ...
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