Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] . Colussi 1999). O si pensi ai tanti e notevolissimi madrigali, metricamente più liberi e meno banalmente petrarcheschi della forma sonetto, dove il Tasso «è tutto musica e spirito, concettoso insieme e sentimentale» (De Sanc-tis 1996: 567), i quali ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] delle Rime di Bembo nel 1530 (e anche quella delle Rime di Sannazaro, raccolte definitivamente con il titolo di Sonetti e canzoni nello stesso anno) sanziona l’assunzione del modello del Canzoniere nel codice linguistico e letterario italiano. E ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] inscrizioni, La lettra de la Commare) proprio mediante la riproduzione delle affettazioni e degli svarioni dell’incolto. Nel sonetto Er parlà ciovìle de più occorrono, ad es., numerosi fenomeni (manda «manna»; penda «penna»; vende «venne»; gomba ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] Varianti e altra linguistica. Una raccolta di saggi (1938-1968), Torino, Einaudi.
Contini, Gianfranco (1970a), Esercizio d’interpretazione sopra un sonetto di Dante, in Contini 1970, pp. 161-168 (1a ed. in «L’immagine» 5, 1947, pp. 289-295).
Contini ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] di Antonio Malatesti o al puro divertimento letterario, come nel caso di ➔ Galileo Galilei, cui lo stesso Malatesti ha attribuito un sonetto enigmatico che ha come soluzione «l’enigma»:
Mostro son io più strano e più diforme
Che l’Arpía, la Sirena o ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] , il resto della produzione dantesca non ha inciso particolarmente sui modi di dire, ad eccezione del primo verso del sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare, tratto dalla Vita nuova (cap. XXVI), peraltro spesso frainteso per via del cambiamento ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] greco e latino, spesso d'occasione: un epigramma greco per le nozze del marchese G. Riccardi con Teresa Strozzi (1766); un sonetto per l'ascesa al trono di Ferdinando III (1791); uno pubblicato nell'Omaggio alle maestà di Carlo Ludovico re d'Etruria ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] fu il maggior folklorista della capitale. Il giudeo-romanesco è stato immortalato, poco prima della sua agonia, nei bellissimi sonetti di Crescenzo Del Monte (1868-1935), mentre la canzone dialettale ha trovato in Romolo Balzani (1892-1962), l’autore ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] ] (Canz. CXLVII, 11)
(b) la repetitio:
(16) ché ben pò nulla chi non pò morire [ultimo verso del sonetto] (Canz. CLII, 14)
(c) l’antitesi (con allitterazione tra i suoi membri):
(17) Ira è breve furore, et chi no ’l frena
è furor lungo (Canz. CCXXXII ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] messo in dubbio in certi casi: per es., la versione vistosamente bolognese del sonetto di Dante No me poriano zamay far emenda (il sonetto detto della Garisenda), tramandata dal notaio Enrichetto de Querciis nel 1287, tradizionalmente giudicata ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...