L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] (cfr. sopra). Sempre come in tutto il Nord, nell’italiano di Milano tra vocali non c’è distinzione tra s sorda [s] e sonora [z], ma si pronuncia sempre [z]: [ˈriːzo] riso, [ˈmeːze] mese, [ˈkɔːza] cosa. La s intervocalica si pronuncia [s] solo quando ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] è radicato nella tradizione, sono detti siciliani.
Origini analoghe ha la possibilità di rimare s sorda con s sonora (cose : spose) e z sorda con z sonora (prezzo : grezzo); quest’ultima si affermò solo a partire dal 17° secolo. Imperfetta è anche la ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] delle corde vocali: quanto maggiore è la velocità con cui le corde vocali oscillano, tanto maggiori sono la F0 dell’onda sonora complessa prodotta e l’altezza tonale percepita (benché, per valori al di sopra dei 500 Hz, non ci sia una corrispondenza ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] motivo /s/ è presente davanti a consonante sorda (per es. [s]filare, a[s]ta), laddove /z/ ricorre prima di consonante sonora (ad es. [z]vitare, a[z]ma).
Le sibilanti dell’italiano hanno un comportamento non omogeneo anche per quanto concerne il ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] a/. I TI di Jakobson sono essenzialmente acustici, basati sull'analisi spettrografica dell'onda sonora: per es. [+acuto] indica un concentrarsi dell'energia sonora nelle frequenze alte, [−acuto] in quelle medie o basse. A ogni caratteristica acustica ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] la cui presenza caratterizza uno dei due elementi di una opposizione binaria rispetto all’altro; così, in fonologia, la bilabiale sonora ‹b› di banca rispetto alla sorda ‹p› di panca. Marcato è il termine caratterizzato da una m. fonologica o ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] a inizio di parola e in contesti intervocalici derivanti da processi sintattici. Si avrà pertanto ro[z]a con la fricativa sonora, ma la [s]era con la fricativa sorda. Le affricate ➔ dentali, che nelle varietà dialettali sarde sono in prevalenza sorde ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] ), tra i vocale e j semiconsonante, tra u e v. In seguito alle osservazioni di Tolomei, usò il segno ʃ per distinguere la s sonora e adottò le grafie ki (kiave, ma anche burki «barche da carico»), lj (volja) e, se pure con oscillazioni, ʃc (laʃcia ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] è spiegata da Castellani (1980: 78-79) in base alla maggiore forza articolatoria della velare sorda rispetto alla velare sonora, in grado di indebolire il potere di ‘chiusura’ esercitato dalla nasale sulla vocale precedente.
Secondo Castellani, l ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] legamento o liquida tautosillabici) si leniscono, dando vita a foni leggermente sonorizzati (resi, in trascrizione, mediante i simboli di occlusive sonore desonorizzate): cfr. hai capito [ai̯g̊aˈb̥id̥o], i quadri [iˈg̊wadri], litro [ˈlid̥ro]. Come si ...
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sonorano
agg. – Dello stato e del territorio di Sonora, nel Messico nord-occidentale. In partic., regione s., regione zoogeografica che comprende il Guatemala, il Messico, la California e il Texas, costituendo una zona di transizione fra le...