DELLA TORRE, Passerino
Marina Spinelli
Non è esattamente collocabile nell'ambito della genealogia torriana compresa tra la fine del sec. XIII e la prima metà del XIV, a causa della completa mancanza, [...] allo schieramento ghibellino, e mise a ferro e a fuoco i centri fortificati di Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza), di Soragna e di Ronchi. Nel mese di dicembre assunse la podesteria di Piacenza (come ritiene il Poggiali mentre secondo il Chronicon ...
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Parma
Francesca Roversi Monaco
Per Federico II "Parma fuit causa totius ruine": così Salimbene de Adam introduce nella sua Chronica (1966, p. 499) il ruolo da ultimo rivestito dalla città nel conflitto [...] Rossi, congiunto del papa e già confidente dell'imperatore, assieme ai Correggio, agli Enzola, ai Lupi e ai marchesi di Soragna abbandonò Parma e si rifugiò a Piacenza dove avrebbe ordito una congiura contro Federico assieme al podestà di Parma e ad ...
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BRATTI (Brachi, Bracchi, Brazi), Ingrano (Ingramo, Enghiramo)
Lino L. Ghirardini
Nacque verso il 1325 da Rolandino, dottore delle leggi; quantunque egli stesso si dichiari "da Carpi" e tale sua origine [...] il capitano di Parma, la sentenza per una difficile controversia sorta tra il marchese Niccolò Pallavicino e il vicario di Soragna. Nel luglio del 1398 gli fu affidato di nuovo l'alto e prestigioso ufficio di vicario ducale di provvisione, ufficio ...
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LINATI, Filippo
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 5 apr. 1757 dal conte Ottavio e da Teodora dei marchesi Ghisilieri di Bologna.
Le vicende parmensi della famiglia, di origine genovese e mercantile [...] nel 1854, dove si trova un suggestivo ritratto del vecchio L. sotto lo pseudonimo di "Count Lanari"); L. Brunazzi Celaschi, Casimiro di Soragna, Maria Luigia e i moti del 1831, in Studi parmensi, XXVII (1980), pp. 1-22; A. Galante Garrone, I moti del ...
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PALLAVICINO, Oberto I
Simone M. Collavini
Gian Maria Varanini
PALLAVICINO (Pelavisinus, Pelavicino), Oberto I. − Figlio di un Oberto (o Alberto) V (attestato nel 1095 e già defunto nel 1132), appartenne [...] ’imperatore e dei vescovi di Parma e Piacenza, e si impegnò a ricostruire la torre del castello di Soragna qualora fosse stato riconquistato. L’importante cittadinatico fu ribadito solennemente il 18 settembre, quando i consoli investirono Pelavicino ...
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CANCELLIERI, Vanni (detto Focaccia)
Giancarlo Savino
Nacque a Pistoia nella seconda metà del sec. XIII, figlio naturale di Bertacca di messer Ranieri, di parte bianca. Il soprannome Focaccia, con cui [...] C. e cittadino tra i più influenti), a cui si riferisce una condanna pronunciata dal podestà di Pistoia Bonifazio Lupi marchese di Soragna il 31 ott. 1293. Questo delitto fu la scintilla di furibonde lotte cittadine: i seguaci delle due parti, e tra ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Giberto da
Giorgio Montecchi
Figlio di Guido e di Mabilia di Giberto da Gente, nacque a Parma probabilmente tra il 1270 e il 1280. Il padre morì il 15 genn. 1299 al [...] solo quindici giorni. Nel frattempo i Rossi e i Lupi cercavano di rientrare in Parma; come primo passo occuparono e fortificarono Soragna, ben presto ripresa dal C., poi si allearono con Azzo d'Este per la lotta al comune nemico. Infine, all'inizio ...
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Pisa
Gabriella Rossetti
Per Pisa l'età di Federico II corre dalla sua elezione imperiale (1220) fin oltre la sua morte (1250), per giungere ad abbracciare anche l'estremo tentativo dell'ultimo degli [...] che sono stati identificati come gli Octo rectores communitatis testimoniati con questo titolo accanto al podestà Ugo Lupo marchese di Soragna nel 1232.
Nella communitas è stato individuato il primo nucleo del futuro Populus, i primi successi di una ...
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FIESCHI, Opizzo
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure dei conti di Lavagna, nacque nella prima metà del sec. XIII.
Non conosciamo i nomi dei genitori del F., tuttavia è opinione comunemente accettata [...] nome le suppellettili in oro ed argento che il Rezzato, aveva depositato in S. Marco di Mantova, presso il marchese di Soragna. Giunto finalmente in Terrasanta e preso possesso della sua sede, il F. provvide a scomunicare Eutimio, che fu costretto a ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] fossero, e tra questi era certamente il C. - da ogni carica. Cadde perciò nel vuoto il consiglio del marchese di Soragna, rappresentante sardo a Parma agli inizi del '48, di formare un ministero liberale capeggiato dal Cantelli. Il 14 febbraio, anzi ...
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