Medico (Angers 1801 - Parigi 1862). Direttore dell'Istituto dei sordomuti a Parigi. Autore di classici studî sulle affezioni dell'orecchio. M. descrisse in particolare una sindrome labirintica (sindrome [...] di M.) caratterizzata da una triade sintomatica: accessi vertiginosi, ronzii e ipoacusia unilaterale che può progredire fino alla sordità. ...
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CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] ed ebbe come conseguenza una progressiva diminuzione dell'udito, tale da portarlo nel giro di pochi anni alla completa sordità. Continuò però gli studi privatamente sotto la guida di G. Riva, dedicandosi particolarmente alla letteratura e alla poesia ...
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Inventore di strumenti musicali (n. Ratisbona 1772 - m. in America, a bordo della nave Otis, 1838). Figlio di un organista, si stabilì a Vienna nel 1792 e nel 1808 fu nominato meccanico di corte; fece [...] Beethoven compose La battaglia di Vittoria, e il metronomo Maelzel, perfezionamento dei misuratori del tempo musicale ideati da E. Loulié a Parigi e da D. N. Winkel ad Amsterdam. Costruì anche dei cornetti acustici per lenire la sordità di Beethoven. ...
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Neurologo e scrittore inglese (Londra 1933 - New York 2015). Conseguita la laurea in Medicina e specializzatosi in Neurologia, rispettivamente alla St. Paul's School (Londra) e al Queen's College (Oxford), [...] dell'emisfero destro, nonché le ripercussioni, a livello centrale, di lesioni periferiche o di deficit specifici, quali la sordità congenita. Tra le sue opere, molte delle quali tradotte in italiano, si segnalano: Migraine (1970); Awakenings (1973 ...
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DI POGGIO (Poggi, de Podio), Federico Vincenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Lucca il 28 ott. 1715 da Bartolomeo Federigo, patrizio lucchese, e da Maria Margherita Diodati.
I Di Poggio, ghibellini [...] di una lancia in loro favore.
Dopo il 1792 il D. non pubblic ò né scrisse più nulla: alla ormai totale sordità si era aggiunta una progressiva poi quasi assoluta cecità, che gli impediva ogni ricerca. Le vicende rivoluzionarie lo espulsero in estrema ...
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BASSI, Domenico
Liana Capitani
Nato a Varallo Sesia (Vercelli) il 19 genn. 1859, da Demetrio e da Clorinda Martini, compì i primi studi a Mondovì, poi passò a Torino dove si iscrisse all'università, [...] ; La mitologia classica, Firenze 1912; Mitologia germanica, Milano 1923).
Nel 1893 il B. fu costretto, per sopravvenuta sordità, ad abbandonare l'insegnamento, passando alla carriera di bibliotecario. Fu assegnato alla Braidense di Milano, di cui era ...
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BIANCHI, Leonardo
Mario Santoro
Elvira Gencarelli
Nacque a Sannita di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) il 5 apr. 1848 da Vincenzo, chimico farmacista, e da Alessia Longo. Compiuti gli studi classici [...] spinale, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, XII(1886), p. 225; Un caso di sordità verbale,metodo pedagogico nella cura della stessa,ibid., pp. 57-71; La fatica nel cervello, in Nuova Antologia, 16 giugno ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] il B. non diverrà chiuso e restio a ogni convivenza di società. Ma intanto una sciagura tremenda minacciava il musicista: la sordità, che egli non si riduce a confessare se non nel 1801, dopo due anni di sofferenza, a due amici lontani: F. Wegeler ...
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BARBARO, Angelo Maria
Gian Franco Torcellan
Nacque a Portogruaro il 9 febbr. 1726, figlio del patrizio e senatore Bemardo, che era podestà nella piccola città veneta, e di una donna non nobile; per [...] molti versi, e, non rari, quelli più toccanti e commossi: quel "libro di cogionarìe 1 fato ne l'ozio de la sordità, / fato per no pensar con serietà 1 ale reali gran sventure mie...".
Le sue condizioni economiche erano andate migliorando dopo che i ...
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CERRUTI, Giuseppe
Domenico Celestino
Nacque il 3 febbraio del 1813 a San Giusto Canavese (Torino) da Giuseppe Antonio e da Rosa Masino, e si laureò in medicina presso l'università di Torino nell'anno [...] (Torino 1885).
La somma delle esperienze e delle conoscenze otologiche del C. è raccolta nella monografia Della sordità. Annotazioni pratiche (Torino 1864), in cui la materia è suddivisa in tre parti dedicate, rispettivamente, alle ipoacusie ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...