biasimo (biasmo)
Riccardo Ambrosini
Del sostantivo (con ogni probabilità, deverbale tratto da ‛ bias[i]mare ' nonostante il corrispondente francese antico blasme; cfr. R. Bezzola, Gallicismi, 17 e 236, [...] n. 3; G. Toja, La lingua della poesia bolognese del sec. XIII, Berlino 1954, 78, 127 e 145) le non numerose attestazioni si dividono equamente tra la forma ‛ biasimo ' e quella ‛ biasmo '; la prima quattro ...
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confessione
Gilles Gerardo Meersseman
. Il sostantivo, a differenza del verbo ‛ confessare ' (v.), non ha mai nell'uso dantesco lo stesso senso penitenziale di " manifestazione e accusa " dei propri [...] peccati al sacerdote (per il quale v. oltre). A tale valore si accosta soltanto in Pg XXXI 6, quando Beatrice richiede a D. un' esplicita rivelazione delle sue colpe: a tanta accusa / tua confession conviene ...
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ricchezza (riccezza)
Alessandro Niccoli
Il sostantivo, mai presente nelle Rime e nella Vita Nuova, compare solo quattro volte nella Commedia, mentre le occorrenze del Convivio sono 38, quasi tutte comprese [...] nel IV trattato e, in particolare, nei capp. X-XIV di esso (29 esempi). È bene attestato anche nel Fiore e nel Detto.
La scarsa uniformità di questa distribuzione non è occasionale. In Cv IV Le dolci rime ...
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cieco
Emilio Pasquini
. Aggettivo e sostantivo di largo impiego in D., anche per le possibili fruizioni nel traslato, e assai più frequente in poesia che in prosa.
Riferito a mancanza di vista reale [...] o sensibile, non senza immediate implicazioni col piano del figurato, si trova replicato per quattro volte in un passo del Convivio (I XI 4) tutto tramato su questo tema della ‛ cecità ', con abili variazioni ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] indicarne il primo termine; ma principalmente, nella storia della filosofia, secondo accezioni riconducibili, schematicamente, all’intendere l’u. o come principio o come proprietà del reale. Soprattutto ...
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guida
Andrea Mariani
Andrea Ciotti
Sostantivo quasi esclusivo della Commedia; un solo esempio nel Convivio, uno nelle Rime, uno nel Fiore. Per il genere, si veda la nota del Petrocchi a Pg XIX 53, [...] afferma che in alcuni luoghi " è forse non impensabile un uso di guida al maschile ".
Il termine è sinonimo di altri sostantivi molto usati in tutta la Commedia (‛ duca ', ‛ scorta ', ecc.) e che si riferiscono a Virgilio o a Beatrice. Nell'Inferno ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] per es. antiphonale missarum - la raccolta di canti della messa o graduale. Il termine antiphonarius comparve alla fine del sec. 8° (mentre il vocabolo antiphona è già presente cinque secoli prima nella ...
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pietà (pietade; pietate; pieta)
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza in tutte le opere di D., particolarmente nella Vita Nuova. Nella Commedia compare 19 volte. È usato per lo più nella forma tronca, [...] ] così dolenti e smarriti da far compassione, pieni di angoscia ", con rinvio a If I I 21.
Incerto il valore semantico del sostantivo in Vn XXXIII 7 15 E' si raccoglie ne li miei sospiri / un sono di pietate, / che va chiamando Morte tuttavia, ove ...
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Locuzione del linguaggio giuridico (usata come sostantivo maschile) con cui viene indicata l'obbligazione che, in virtù di patto o di uso, il commissionario assume di rispondere nei confronti del committente [...] per l'esecuzione dell'affare. A tale particolare obbligazione è riconosciuta dalla dottrina natura di fideiussione; essa dà diritto al commissionario, oltre che alla provvigione, a un compenso o a una ...
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socors
È la grafica italianeggiante del sostantivo maschile francese secors (" soccorso "), in Rime dubbie V 30 Bien set Amours, se je non ai socors. ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...