BENEDETTI, Francesco
Alfredo Cioni
La famiglia Benedetti era nel sec. XV facoltosa e ben nota a Bologna per la tradizionale attività artistica dei suoi membri: pittori e miniaturisti non senza meriti. [...] dedicarsi alla nuova arte tipografica che già prosperava in Bologna e più prometteva. Morto il padre Benedetto nel 1481, la sostanza rimase indivisa tra i fratelli, ma Francesco già nel 1482 aveva iniziato la sua attività di editore e di tipografo ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] polemica più famosa è quella contro i deisti: A short and easy method with the deists (1698), che è in sostanza una difesa dei miracoli neotestamentarî. Costretto a riparare in Francia (1710) presso il pretendente James Francis Stuart in seguito alla ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] indubitabile emerso dalla crisi del dubbio. Tale Io è per Cartesio innanzi tutto coscienza, ma anche res cogitans, sostanza pensante. Dalla critica alla concezione sostanzialistica cartesiana prende avvio la riflessione di J. Locke per cui l’Io è ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] il 1926-1927, quando già frequentava la facoltà di giurisprudenza dell'università di Genova, dove si laureò nel 1928.
In sostanza, la partecipazione del B. alla lotta politica, almeno fino al 1927, avvenne sotto il segno delle posizioni gentiliane e ...
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BORGOMAINERIO, Luigi
Luciano Caramel
Nacque a Como il 5 nov. 1834 da Giovanni e Rosa Rainoldi. Nel 1848 fu inviato dal padre a Milano, presso uno zio. Qui seguì i corsi di pittura dell'Accademia di [...] Ufficiale di Milano, app., 1857-58).
Più che alle ricerche artistiche degli scapigliati - alle quali fu sempre in sostanza estraneo - il B. partecipò al loro clima, senza tuttavia accogliere mai atteggiamenti troppo radicali e ribelli, dai quali ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] poi a Padova e a Bologna, dove fu allievo e amico del filosofo aristocratico L. Boccadiferro. Dato fondo alle sue sostanze, finì per acconciarsi col duca Cosimo (1543), che gli diede vari incarichi onorifici e gli regalò la villa della Topaia ...
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Monaco, nativo della Scizia, ma vissuto lungamente a Roma (m. 526). È noto soprattutto per aver introdotto l'era "cristiana" o "volgare" nel computo degli anni (secondo il suo errato calcolo Gesù sarebbe [...] 'importanza di questa collezione sta nel grande uso che se ne fece nei secoli successivi, sia in Italia sia fuori; la sostanza di essa fu riprodotta in quella che fu detta Collectio Dionysio-Hadriana (di cui però esistono varie redazioni), cioè nella ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] rossi del sangue, in Giorn. della R. Acc. med. di Torino, LXII [1899], pp. 723-728, con P. Foà; Sulla sostanza cromatofila endoglobulare in alcuni eritrociti, in Atti della R. Acc. delle scienze di Torino, XXXVI [1900-1901], pp. 351-365; Sulla ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] mai rinunziato, nonostante il dubbio e il rifiuto della scolastica: il cogito presuppone infatti la classica nozione di sostanza; l'innatismo ripete la dottrina platonico-agostiniana dell'illuminazione divina; le "prove" dell'esistenza di Dio sono i ...
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Teologo (Tours inizî sec. 11º - ivi 1088), discepolo di Fulberto di Chartres, scolastico a Tours, arcidiacono (1040) di Angers. Le sue dottrine sull'Eucarestia, in polemica con Lanfranco di Bec, furono [...] per l'impossibilità di separare, se non concettualmente, gli accidenti visibili dalla sostanza) la possibilità della mutazione (conversio) di sostanza (il termine "transustanziazione" non esisteva ancora). Quindi egli scinde conversione sostanziale e ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...