Poeta russo (Novosel´k, governatorato di Orël, 1820 - Mosca 1892). Di cognome Šenšin, ma più noto col cognome della madre, Fet. Esordì con la raccolta Liričeskij panteon ("Il panteon lirico", 1840). Rappresentante [...] verso il 1850 una delle figure più eminenti del mondo letterario. F. fu dapprima vicino al gruppo della rivista Sovremennik ("Il contemporaneo"), ma poi scrisse sul Russkij vestnik ("Il messaggero russo") di M. N. Katkov avversando le riforme del ...
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Regista cinematografico (Mosca 1903 - ivi 1994). Dopo studî in lettere, esordì nella regia con Krug ("Il cerchio", 1927). Tra i film più significativi di questo regista che visse l'intera storia dell'URSS, [...] ("La terra ha sete", 1930); Poslednjaja noč´ ("L'ultima notte", 1937); Mašen´ka (1942); Kommunist (1958); Tvoj sovremennik ("Il tuo contemporaneo", 1968); Strannaja ženščina ("Una strana donna", 1977); Častnaja žizn´ ("Vita privata", 1982); Vremja ...
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Scrittrice russa (Pietroburgo 1819 - ivi 1893). Sposò dapprima lo scrittore I. I. Panaev e successivamente N. A. Nekrasov. Il suo primo romanzo, Semejstvo Tal´nikovych ("La famiglia T.", 1847), fu accusato [...] le sue opere più riuscite è da segnalare il romanzo Ženskaja dolja ("Destino di donna", 1862), scritto sotto l'influsso delle idee di N. G. Černyševskij. Nella rivista Sovremennik ("Il contemporaneo") tenne per oltre vent'anni una rubrica di moda. ...
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Critico letterario (Nižnij Novgorod 1836 - Pietroburgo 1861); uno dei maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'800. Intese la letteratura soprattutto in funzione etico-sociale e considerò [...] nastojaščij den´? ("Quando verrà dunque il vero giorno?"), sul romanzo Nakanune di I. S. Turgenev. Fu in Italia nel 1860-61; notevoli i suoi articoli nel Sovremennik ("Il Contemporaneo") sull'impresa di Garibaldi (1860) e sulla vita di Cavour (1861). ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] quelli universitari continuati poi a Pietroburgo. A Mosca conobbe P. A. Pletnëv e, per suo invito, esordì come poeta nella rivista Sovremennik. Per completare gli studi si recò in Germania, dove, a Berlino, conobbe A. I. Stankevič, N. V. Herzen, M. A ...
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Kozincev, Grigorij Michajlovič
Daniele Dottorini
Regista e sceneggiatore ucraino, nato a Kiev il 22 marzo 1905 e morto a Leningrado l'11 maggio 1973. K. rappresenta, nell'ambito del cinema sovietico, [...] ) e lo studio teorico ‒ soprattutto per quel che riguarda il rapporto tra teatro e cinema ‒ con saggi come Naš sovremennik Vil′jam Šekspir (1962, Il nostro contemporaneo William Shakespeare), Glubokij ekran (1971, Lo schermo profondo) e Prostranstvo ...
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Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] Sottoposto a una censura sempre più stretta, P. ottenne tuttavia nel 1836 l'autorizzazione a pubblicare una propria rivista, Sovremennik ("Il contemporaneo"). All'inizio del 1837 affrontò in duello l'ufficiale francese G. D'Anthès, indicato da alcune ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] e nero e vi si è abituato. L'introduzione del colore segnerà per il cinema un passo indietro" (O zakonach kino, in "Russkij sovremennik",1927, 1; trad. it. Le leggi del cinema, in I formalisti russi nel cinema, 1971, p. 163). Gli scritti di Š. sul ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] difensivo, non rivoluzionario e cristianamente ispirato, che suscitò anche l’interesse di Aleksandr Sergeevič Puškin sul Sovremennik (Il contemporaneo) nel 1836.
Pellico avvertiva con molta ironia la sua condizione di ‘superstite’, come scrisse ...
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