In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] ; Marianna e Yvonne dal francese; Boris, Igor, Vladimiro, Milena, Nadia, Sonia, Tatiana dallo slavo; Manuela e Dolores dallo spagnolo.
In alcuni contesti sociali il n. anagrafico cede facilmente nell’uso a un soprannome, che in certi casi svolge da ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] straniera (in quanto la sua diffusione era avvenuta nel Seicento, momento di massima diffusione e prestigio della lingua e cultura spagnola in Italia) e quindi attaccato da Pietro Verri sulle colonne de «Il Caffè» (Il Tu, Voi e Lei, «Il Caffè ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] B. nel 1928 divenne Privatdozent in lingue romanze nell'università di Bonn e nel 1930 ottenne l'incarico d'insegnamento di italiano e spagnolo a Nimega.
Negli anni di Bonn il B. continuò le sue ricerche di fitonimia e si andò sempre più impegnando in ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] Phonological Segment Inventory Database), pari al 4% del totale. Tra le lingue che hanno tale consonante, l’italiano e lo spagnolo. Per la difficoltà di produzione, [ʎ] è tra le ultime consonanti a comparire nell’inventario fonetico del bambino, che ...
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L’univerbazione è il risultato di un processo diacronico che conduce alla «[f]usione – manifestata anche dalla grafia – di due parole originariamente autonome (palco scenico - palcoscenico, in vece - invece, [...] assoluta, in quanto risultava possibile costruire sintagmi come villana e aspramente (come del resto si fa ancora in spagnolo; Lausberg 1962: § 701), oggi il processo di concrezione (e si può aggiungere: di grammaticalizzazione) è completo, e simili ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] 2005 attribuiscono al cinese mandarino 1,75 miliardi di parlanti, all'inglese 514 milioni, all'hindustani 496 milioni, allo spagnolo 425 milioni, al russo 275 milioni, all'arabo 256 milioni, al bengalese 215 milioni, al portoghese 194 milioni, al ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] è introdotto dalla preposizione a:
(9) va cercando a Luigi
Questo fenomeno, diffuso anche nelle varietà standard dello spagnolo e del romeno, interessa soprattutto i referenti animati definiti.
Un altro fattore che ne favorisce la comparsa consiste ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Borghesi (cfr. Migliorini 1988: 363).
Nei secoli successivi, i contatti dapprima con l’apparato statale e burocratico spagnolo, poi (nel corso del Settecento) con il lessico politico e amministrativo francese arricchirono di termini e costrutti nuovi ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] fricative con il 28% (presenti non solo in alcune lingue sudamericane e afroasiatiche, ma anche in lingue indoeuropee quali spagnolo, russo, greco e tedesco), la laterale approssimante e l’approssimante con il 2,88% (la prima presente soltanto nella ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] òcchio/a ed -écchio/a (ad es., finocchio < fenŭc(ŭ)lu, orecchia < aurĭc(ŭ)la, ecc.). La stessa sincope ha prodotto in spagnolo numerose forme con epentesi di -b-, come hambre < fam(ĭ)ne, hombre < hŏm(ĭ)ne, ecc.
La tendenza a mantenere le ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.