FABBRICHESI, Renato
Enzo Pozzato
Nacque a Roma il 10 febbr. 1887 da Gaetano e da Elisa Pagliardini. Laureatosi in ingegneria civile con diploma negli studi di elettrotecnica il 21 dic. 1911 presso l'università [...] - di cui sposò la figlia Daniela - il F. avvertì fortissima l'esigenza della razionale utilizzazione dello spazioarchitettonico. Le sue opere sono caratterizzate dalla precisa rispondenza di ogni edificio, ambiente o impianto alla funzione che è ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di un rapporto più libero della figura in azione con lo spazio circostante. Alcune sculture del 15°-16° sec., già attribuite a edificio giunto sino a noi: pertanto il suo pensiero architettonico può essere ricostruito in base ai suoi scritti, ai suoi ...
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specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] . a.C.), costituito da una figura o da un motivo architettonico, unito al disco da vari elementi ornamentali, o a scatola orientato come indicato, cioè con la parte positiva nello spazio anteriore allo specchio. Poiché a questo asse vanno riferiti ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] spaziale e si manifesta un certo interesse per la struttura compositiva architettonica. Nel 1504 R. dipinse per la chiesa di San Francesco valore simbolico delle raffigurazioni; la costruzione dello spazio si fa più complessa grazie all'ideazione di ...
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Architetto, urbanista, scrittore olandese (Purmerend 1890 - Wassenaar 1963). O. è considerato tra i principali esponenti del razionalismo europeo e del filone ideologico estetico nato dal Bauhaus, dopo [...] Fin dalle prime opere egli cercò di riscoprire senza soluzioni di compromesso i nuovi termini compositivi di spazio, piano, linea e colore, in un mondo puramente architettonico. Sono di questo periodo la Casa Vonk a Noordwijkerout, le case in serie a ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] le diverse dimensioni delle statue l'attenzione per uno spazio prospetticamente inteso. Dal 1395 S. lavorò al calvario ma alla sua morte (1404) era stato realizzato solo l'impianto architettonico e due figure piangenti; dopo la morte di S. l'opera ...
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Pseudonimo della stilista italiana Mariuccia (propr. Maria) Mandelli (Bergamo 1932 - Milano 2015). Terminati gli studi magistrali, dopo aver esercitato brevemente la professione di maestra, si è dedicata [...] molte altre. Nel 1984 ha inaugurato nella propria sede lo Spazio Krizia, punto d'incontro per attività culturali (mostre, le ispirazioni artistiche, le suggestioni orientali, l'uso architettonico del plissé e soprattutto la costante ricerca di nuovi ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] da una grandiosa operazione di chirurgia urbanistico-architettonica affidata al maestro di strade Latino Giovenale Manetti sull'orlo del Rinascimento. E questo dà ancora spazio agli astri, incompatibili, invece, colla Controriforma dispiegata. ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] . Questo sistema decorativo che non pretende di modificare radicalmente, come avviene ad Assisi, il carattere architettonico dello spazio della cappella, probabilmente fu scelto anche in considerazione delle dimensioni più modeste di quest'ultima, ma ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] , ma confessa al Foschi di dover percorrere ancora "immenso spazio... per giungere alla perfezione" (Bibl. canov., 1823, I suo grande omaggio dell'arte alla fede, e il progetto architettonico era già stato affidato al Valadier allorché si ebbe il ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...