Taub Abraham Haskel
Taub 〈taub〉 Abraham Haskel [STF] (n. Chicago 1911) Prof. di matematica nell'univ. dello stato di Washington, a Seattle (1948), poi nel-l'univ. della California, a Berkeley (1964). [...] ◆ [RGR] Spazio di T.-NUT (o T.-nut: la sigla NUT deriva dalle iniziali del cognome di E. Newmann, T. Unti e L. Tamburino): v. spazio e tempo: V 447 f. ...
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quadridimensionale
quadridimensionale [agg. Comp. di quadri- e dimensionale] [ALG] [RGR] Di spazio a quattro dimensioni, i cui punti si rappresentano cioè con quattro coordinate, com'è, per es., il cronotopo [...] (le tre coordinate spaziali ordinarie e il tempo come quarta coordinata: v. spazio e tempo). ◆ [ALG] Figura q.: figura dello spazio a quattro dimensioni, com'è, per es., l'ipercubo. ...
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time-like
time-like 〈tàim-làik〉 [agg. ingl. Comp. di time "tempo" e della prep. like "come"] [RGR] Nel linguaggio relativistico, termine ingl. equivalente alla locuz. it. genere tempo, qualificante quadrivettori [...] che con una trasformazione di Lorentz si possono portare nella forma (a, 0), cioè con soltanto la componente temporale non nulla; si contrapp. a space-like ("genere spazio"). ...
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space-like
space-like 〈spéis-làik〉 [agg. ingl. Comp. di space "spazio" e della prep. like "come"] [RGR] Termine ingl. equivalente alla locuz. it. genere spazio, qualificante quadrivettori che con una [...] trasformazione di Lorentz si possono ridurre alla forma (0, v), in cui la componente temporale è nulla; si contrapp. a time-like ("genere tempo"): → spaziotemporale: Intervallo spaziotemporale. ...
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prossimo
pròssimo [Der. del lat. proximus, superlativo di prope "vicino"] [LSF] Assai vicino nello spazio o anche nel tempo. ◆ [FME] [OTT] Punto p., o punto p. della visione distinta: nell'ottica medica, [...] la distanza minima dall'occhio di un oggetto alla quale si ha ancora una visione distinta; convenz., è di 25 cm: → occhio ...
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inter-
inter- [Der. del lat. inter "tra"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali ha i signif. della prep. tra, indicando posizione intermedia tra due oggetti (interatomico, ecc.) o tra [...] due limiti di spazio (intercotidale, ecc.) o di tempo (interlunio, ecc.) oppure comunanza e reciprocità (interazione, ecc.). ...
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proto-
proto- [Lat. proto-, dal gr. pròtos "primo"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali significa "primo", in ordine di spazio o di tempo. ◆ [CHF] Indica, tra i composti di un elemento [...] chimico che ha valenza variabile, quello in cui l'elemento presenta la valenza minore ...
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Northrop
Northrop 〈nòot'rëp〉 [FAF] Correlazioni epistemiche di N.: tipo di definizione coordinativa che tende a individuare quanto del concetto di oggetto possa sopravvivere dopo la rivoluzione e quanto [...] vada rigettato in quanto apodittico o non necessario: v. spazio e tempo: V 442 f. ...
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ripetitivo
ripetitivo [agg. Der. di ripetere (→ ripetibile) "che si ripete più volte"] [LSF] Fenomeno r.: che si ripete più o meno esattamente e regolarmente nel tempo o nello spazio. ◆ [ANM] Metodo, [...] o procedimento, r.: lo stesso che metodo iterativo ...
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geometrodinamica
geometrodinàmica [Comp. di geometria e dinamica] [RGR] Termine introdotto da J.A. Wheeler (1962) per la più avanzata geometrizzazione dello spazio, in partic. g. quantistica: v. spazio [...] e tempo: V 458 a. ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...