CAVAGNA, Giovanni Battista
Arnaldo Venditti
È ignota la data di nascita di questo pittore e architetto operoso a Roma, a Napoli e nelle Marche dal 1569 al 1613.
Della sua complessa figura è stata finora [...] arco trionfale. La ingegnosa sistemazione entro uno spazio prefissato e sostanzialmente canonico è stata talora centrale, mediante cinque fornici inquadrati da paraste doriche alveolate, affini a quelle impiegate a Napoli nella facciata di S. Gregorio ...
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GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] 1991, pp. 79-81). Degli altri affreschi collegabili a pittori di formazione affine a G. o da lui influenzati, Faldi (1970, p. 7) un alto grado di virtuosismo nella resa dello spazio: sugli sguanci delle finestre sono raffigurati personaggi che ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] dalla tecnica stessa dell'affresco, ciò che vi è di più affine allo stile delle prime opere del B., il quale dipinse anch' Mazzuoli, si distingue per la sapiente resa illusionistica dello spazio e per le audaci prospettive che restano, sotto tale ...
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TESTORI, Giovanni
Davide Dall'Ombra
– Nacque il 12 maggio 1923, da Edoardo e da Lina Paracchi, a Novate Milanese, dove il padre aveva dato vita, con il fratello Giacomo, a una fabbrica di tessuti a [...] l’anno in cui la sua attività di pittore conquistò uno spazio determinante. Il 16 febbraio 1945 si trasferì alla facoltà di lettere il 1948 e il 1950, di un teatro sacro che fosse affine e complementare a ciò che stava svolgendo in pittura. Il 1948 ...
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evoluzione culturale
Francesco Cavalli-Sforza
L’evoluzione della cultura si svolge in parallelo all’evoluzione biologica, ne dipende ma se ne affranca in varia misura e può indirizzarla. Troviamo precise [...] genetica, terzo fattore evolutivo fondamentale. In modo affine, i vari tratti culturali possono diffondersi in forme è quasi triplicata in duecento anni, o nella colonizzazione dello spazio, un ambiente in cui l’organismo umano non sarebbe attrezzato ...
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Brucioli, Antonio
Robert N. Lear
Carlo Varotti
Nacque a Firenze nel 1487, e non negli ultimi anni del 15° sec., come a lungo si è creduto (Landi 1982), presso una famiglia di modesta, ma non infima [...] istituzionale: si prospetta l’adozione di un ‘consolato’ affine a quello romano). Da M. è probabilmente desunta » implica un complesso sistema di valori in cui c’è spazio per le attività improduttive della cultura e della socialità raffinata). ...
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PAGNO di Lapo Portigiani
Paolo Parmiggiani
PAGNO di Lapo Portigiani. – Nacque nel 1408 dallo scalpellino fiesolano Lapo di Pagno e da Bartolomea (Fabriczy, 1903, p. 1).
Nella Firenze del primo Rinascimento, [...] ritratto su un cavallo impennato posto di fronte a uno spazio prospettico che ricorda l’incorniciatura dell’Annunciazione Cavalcanti diDonatello nella maglia derivato dal tabernacolo di parte guelfa è affine a quello del portale di palazzo Bolognini, ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] come "Città Nuova".. recuperante sul lato meridionale uno spazio vergine da opporre con le sue disciplinate geometrie maniera grande" del Seicento retorico, ostentazione d'un gusto affine a quello delle corti europee, subordinato quindi a un ...
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MONDO, Domenico
Mario Epifani
– Nacque a Capodrise, presso Caserta, il 12 maggio 1723 da Marco e da Irene Giannattasio. Il padre era un illustre letterato e giureconsulto; sono noti i suoi contatti [...] tutte giocate sul primo piano, lascia progressivamente spazio a una più complessa costruzione spaziale degli sfondi la vaporosa eleganza di G. Del Po (Spinosa, 1967). Le affinità con Giaquinto hanno determinato in passato una certa confusione tra i ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] la prima versione in gesso del Guappetiello, fanciullo del popolo, affine agli "scugnizzi" di V. Gemito, che segna l' una diversa concezione architettonica nell'apertura a esedra dello spazio monumentale, nel quale il compositore sulla sinistra, ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...