MARONCELLI, Piero
Roberto Balzani
– Terzo di cinque figli, nacque a Forlì il 21 sett. 1795 da Antonio, un sensale di modeste condizioni, e da Maria Iraldi Bonnet. Compiuti gli studi classici in città, [...] casa Marchionni conobbe Silvio Pellico, al quale si sentì subito affine per gusti e formazione; inoltre entrambi s’erano invaghiti delle due dell’amico, il M. ritenne che potesse esservi spazio per precisazioni e commenti ulteriori. Si dedicò, quindi ...
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MARZIALE, Marco
Alessandro Serafini
– Non si conosce la data di nascita del M., pittore belliniano, tuttora poco studiato, la cui attività è documentata dalla fine del XV secolo.
La sua storia critica [...] e luminosa; anche in questo caso non sono casuali le affinità stilistiche, oltre che iconografiche, con la pala di stesso Otto figure si stagliano su un fondo neutro in uno spazio rettangolare: al centro il Cristo visto frontalmente segue l’ ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] Miniato (in passato riferita pure al Paladini pistoiese), affine alle opere maltesi – le prime a lui certamente riferibili con probabilità dall’Allori») e a Poccetti, nella pala lo «spazio contratto», le «figure a grappoli» e la vivacità dei putti ...
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ORBICCIANI, Bonagiunta
Marco Grimaldi
ORBICCIANI, Bonagiunta. – Scarsi sono i dati biografici di questo poeta del XIII secolo. Definito «ser» nelle rubriche del Vaticano latino 3793 e del Vaticano latino [...] dell’aretino, caratterizzandosi infatti per uno stile piano affine al trobar leu dei trovatori e ben lontano ), pp. 85-97; L. Leonardi, La tradizione italiana, in Lo spazio letterario del Medioevo: Il Medioevo volgare, II, La circolazione del testo, ...
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ROMANO, Graziella
Antonio Ria
(Lalla). – Nacque a Demonte (Cuneo) l’11 novembre 1906 da Roberto, geometra a capo dell’Ufficio tecnico comunale del luogo, e da Giuseppina Peano, nipote del grande logico-matematico [...] più prezioso è Cesare [Segre] il silenzioso: così fine e anche affine (nella cuneesità)» (cfr. Dichiarazioni personali, cit., pp. LXXV s a promuovere incontri e iniziative sulla scrittrice. Lo Spazio Lalla Romano, inaugurato nel 2006, ha sede a ...
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GIOVANNI d'Agostino
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena poco dopo il 1310, da Agostino di Giovanni e da Lagina di Nese, il cui matrimonio è documentato in quell'anno. Fu, come il padre e il fratello minore [...] duomo di Siena, che nel taglio del volto è affine al Cristo in trono nella pieve di S. Lorenzo ?, in Antichità viva, XXIV (1985), 1-3, pp. 107-111; R. Bartalini, Spazio scolpito. La novità del rilievo "pittorico" di G. d'A., in Prospettiva, 1986, ...
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NOCI, Arturo
Eugenia Querci
– Figlio di Ercole e di Tecla Monacelli, nacque a Roma il 23 aprile 1874.
Il padre, scultore in legno e intarsiatore romano, è ricordato da Angelo De Gubernatis (Dizionario [...] una fattura larga e fluida e un’organizzazione dello spazio del quadro affine a quella adottata da Morelli per i soggetti d’ arancio e su colori a esso complementari) secondo modalità affini a quelle della pittura di Enrico Lionne.
Partecipò anche ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Chiara Ulivi
– Nacque a Venezia il 2 giugno 1841, quinto figlio di Pietro e di Teresa Spertini.
Nato in una colta famiglia di artisti, in cui padre, nonno e zio erano scultori [...] ): la veduta chiara e bilanciata rende con esattezza luce e spazi della laguna, e trova un’eco nella produzione contemporanea dell’ di Federico avvicinandolo agli artisti cui di fatto era affine (Pissarro, Degas, Manet, Jean-Baptiste Guillaumin), ...
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CANTONE (Cantoni), Bernardo (Bernardino)
Angelo Moneta
Figlio di un maestro Taddeo, nacque presso la pieve di Balerna (Valle d'Intelvi) nel 1505.
Il padre apparteneva alla famiglia degli Augustoni, [...] cortile ai progetti primitivi, documentati dalle incisioni del Rubens, austero e di eroica grandezza, rivela affinità con la citata villa Grimaldi e quindi con i modi di B. Spazio.
Dal 1563 il C. è presente in un'altra opera della stessa strada, in ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] Malerba), costruito per larghe pennellate di colore e affine, per iconografia e stile, alla ritrattistica scapigliata del M. evolveva verso una più articolata composizione dello spazio e le figure, nitidamente costruite, occupavano "il giusto posto ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...