LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] proseguendo illusivamente sul tetto a vista, trasformò lo spazio in una simbolica pergola, con putti vendemmianti tra Pietro Martire di Cambridge, MA (Fogg Art Museum). Il ritratto stilisticamente affine dell'Uomo con feltro (L. L.(, 1997, n. 44), ...
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ORDINI ARCHITETTONICI
M. Wegner
I tre ordini classici: 1. - Sull'autorità di Vitruvio (De arch., iv), si parla di tre o. architettonici, il dorico, lo ionico e il corinzio. Che l'ordine dorico già nel [...] 12, trabeazione 1/6, timpano 1/6.
Esiste una certa affinità tra il capitello ionico e quello eolico nell'impiego delle volute, e ogni colonna è sempre un triglifo, e al centro dello spazio intermedio va posto un altro triglifo. Ora, se le colonne sono ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] intorno al 1240 nessuno ha ancora dubitato, mostra molte affinità con i modi espressivi del Maître de Saint Chéron, I, 3, 1994, pp. 16-64). Le figure sono incorniciate da spazi a cassa che si legano alle forme dell'architettura reale. Grazie al forte ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] masse murarie ne fanno un blocco alquanto compatto, in cui lo spazio interno si articola in una o più celle sullo stesso asse ( pannelli scolpiti della piattaforma, con una funzione affine alla decorazione scultorea. All'interno del tempio si ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] antiquata (probabilmente a causa di preesistenze), è affine al tradizionale palazzo di campagna veneto più di quanto
Si ha notizia della concessione a Silla Palladio nel 1578 dello spazio per una sepoltura nella chiesa di S. Corona a Vicenza, ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] tempio di Kronos a Lindos (Paus., ix, 39, 4). Di tipo affine doveva essere un immagine arcaica di Z. Kithairònios che doveva riferirsi ad una hierogamìa (v. vol. vi, fig. 29). L'ampio spazio del tondo interno s'articola in un nodo di membra ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] erano probabilmente applicate sul lato esterno si può considerare strettamente affine a quello a cerchio e ad arco. Si accompagna singole immagini sono allineate in due file ed intervallate da spazi vuoti; a destra, dalla Bilancia ai Pesci (= inverno ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] l'ultima parola della pittura greca, per quanto riguarda la concezione dello spazio e gli effetti di luce" (Rumpf).
3. - Il III vasi; egnazia) e dai pocola (v.) laziali con l'affine gruppo di Hesse. Anche se le reciproche relazioni fra queste ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] e complementi fonetici, secondo un sistema strettamente affine a quello egiziano; per quanto riguarda l' quadrato scolpito, ma più pesanti, più rozze e più forti e spaziate in modo differente. L'intenzione, e pertanto l'effetto, deve essere ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] altra immagine dell’artista, capace di espandersi nello spazio. Lo stesso percorso poteva anche condurre a soluzioni del suo cubismo analitico di questo periodo e segnalare un’affinità con il celebre Ritratto di Ambroise Vollard, dipinto dall’artista ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...