Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] tagliavano ad angolo retto, e una serie di recinti che separavano gli spazi aperti a tutti (i più esterni) da quelli riservati ai re di città greche, la struttura delle quali è ancora affine a quella delle città cretesi-micenee, con la configurazione ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] è un edificio annesso ma è allestito in uno spazio nei pressi del presbiterio, al quale talvolta è aggiunta castello di Vianden (ca. 1220), basata su uno schema esagonale, affine a quello della Matthiaskapelle di Kobern. Molto rare le piante rotonde, ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] tipico del Romanico maturo, fra la smaterializzazione dello spazio interno e la sua massiccia recinzione a protezione dell' manufatto, caratterizzato da quattro teste angolari, ha strettissima affinità con la conca del 1136 del monastero del Patírion ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] evangelisti - visibilmente ispirati da un prototipo affine all'Evangeliario dell'Incoronazione (Vienna, Kunsthistorisches punzonato, entro cui si delinea la sagoma della croce. Se lo spazio vuoto tra la moneta e la lastra di base lascia ipotizzare che ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] citare qui un frammento di tavola di soggetto affine: una testa del Redentore, grande quasi due Institutes, XIX (1956), pp. 84-95 (riassunto in Nascita e rinascita dello spazio pittorico, Milano 1971, pp. 50 ss.); C. Gnudi, Giotto, Milano 1958, ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] razionale visione della rappresentazione dell'ambiente e dello spazio.
I risultati delle stesse ricerche si apprezzano anche o comunque completato, senza dubbio alcuni anni più tardi. Le affinità con gli affreschi di S. Marco, in particolare con la ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] e intuito anche da Maso di Banco e da Francesco Traini, dello spazio al di là della cornice; nel Martirio di s. Caterina punta Giovannetti e al Maestro degli angeli ribelli, che ha altre affinità con G. (Laclotte, 1969); nella fattispecie lo schema ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] al di là di una certa aria, di un soffio d'aria culturale affine, che li investe. D'altra parte non e necessario immaginare viaggi a , appena si pensi, appunto, al Giambellino ed al suo spazio luminoso, al suo colore come luce. Sempre più legato il ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] un'ambizione consapevolmente e precocemente protesa a occupare un proprio spazio nella società culturale e politica.
Nel novembre 1920 uscì il apprezzava la moralità critica e risentita che riteneva affine alla propria e di cui condivideva d'istinto ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] affiorante soprattutto negli angeli del tabernacolo di Montici, affine tipologicamente ai prototipi di Bernardo Rossellino, e nelle la tendenza del C. a una contaminatio tra spazio scultoreo e spazio architettonico, che nella S. Casa si traduce in ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...