LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] l'altro, anche in un S. Gerolamo di collezione privata, di artista milanese affine a C. Magni (Pedretti, in Caroli, 2000), e in un S. Girolamo Trattato della pittura entro il quale grande spazio è appunto consacrato alla rappresentazione dei "moti ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] nella stessa chiesa, ascritta nel progetto iniziale al F., non è affine al suo stile, dovrebbe quindi essere attribuita al suo allievo F. Bernini, il F. seppe usare un sito stretto, uno spazio morto fra le porte laterali e i balconi dei coretti, ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] citare qui un frammento di tavola di soggetto affine: una testa del Redentore, grande quasi due Institutes, XIX (1956), pp. 84-95 (riassunto in Nascita e rinascita dello spazio pittorico, Milano 1971, pp. 50 ss.); C. Gnudi, Giotto, Milano 1958, ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] razionale visione della rappresentazione dell'ambiente e dello spazio.
I risultati delle stesse ricerche si apprezzano anche o comunque completato, senza dubbio alcuni anni più tardi. Le affinità con gli affreschi di S. Marco, in particolare con la ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] al di là di una certa aria, di un soffio d'aria culturale affine, che li investe. D'altra parte non e necessario immaginare viaggi a , appena si pensi, appunto, al Giambellino ed al suo spazio luminoso, al suo colore come luce. Sempre più legato il ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] un'ambizione consapevolmente e precocemente protesa a occupare un proprio spazio nella società culturale e politica.
Nel novembre 1920 uscì il apprezzava la moralità critica e risentita che riteneva affine alla propria e di cui condivideva d'istinto ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] affiorante soprattutto negli angeli del tabernacolo di Montici, affine tipologicamente ai prototipi di Bernardo Rossellino, e nelle la tendenza del C. a una contaminatio tra spazio scultoreo e spazio architettonico, che nella S. Casa si traduce in ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] per il santuario sabaudo di Mondovì a Vicoforte. Ma lo spazio pulsante di S. Carlino, in assiduo dialogo con l'involucro che gli fu, per certi aspetti, spiritualmente affine: ma tutto il patrimonio rinascimentale, manieristico e protobarocco ...
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CONSAGRA, Pietro
Federica De Rosa
Nacque a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 4 ottobre 1920 da Luigi e da Maria Lentini. Il padre, di origini palermitane, proveniva da una famiglia di venditori [...] mise in risalto il rinnovato rapporto con la luce e lo spazio; Giuliano Briganti parlò di «alberi di un umanesimo da utopia» poesie Ci pensi amo, in cui propose un linguaggio affine ai principi della frontalità, da lui adottata in ogni accezione ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] riconoscibile, in questo gruppo come anche in altri di tema affine, il disinteresse del C. per il mondo mitologico e assorbite e trasferite in un altro contesto, sì da muoversi libere nello spazio, il C. ha trovato il punto di contatto con il barocco. ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...