ALESSI, Galeazzo
Mario Labò
Architetto, nato a Perugia nel 1512 (secondo F. Alberti). Appartenne a famiglia facoltosa; perdette presto il padre, Bevignate, morto nel 1527. Il Lancellotti gli dà per [...] Ponsello, la villa Grimaldi, detta."Fortezza", di Bernardo Spazio, e il piccolo palazzo Sauli, vicina alle due il palazzo di villa, senza cortile, accordato architettonicamente col giardino.
Il volume architettonico è sempre pieno e compatto, come si ...
Leggi Tutto
PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] presso la Biblioteca comunale di Foligno, raffiguranti progetti architettonici e allestimenti effimeri di Posi. Secondo quanto si tessitura a blocchi chiusi del complesso, ricavando un nuovo spazio, la piazzetta Reale, delimitata su tre lati da ...
Leggi Tutto
FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] chiesa della Madonna dei Poveri (1952-1954), è un organismo architettonico che nasce dallo spazio interno, a sua volta determinato dalla illuminazione.
"Lo spazio interno", scrivevano gli architetti nella loro relazione al progetto, "deve discendere ...
Leggi Tutto
DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] il 1916 e il '23, ai suoi esordi, collaborò per la parte architettonica con lo scultore P. E. Astorri, vincitore del concorso, per l' di ogni sorta di temi e di tipi edilizi, spaziando da case d'abitazione, alberghi, edifici rappresentativi, caserme, ...
Leggi Tutto
BARBIANO DI BELGIOJOSO, Lodovico
Orietta Lanzarini
La famiglia e la formazione scolastica
Figlio primogenito della pittrice Margherita Confalonieri e dell'architetto Alberico, Lodovico nacque a Milano [...] – era solo sofferenza. La sofferenza riempiva ogni spazio, come qualcosa di solido. La si coglieva M. Porta, Città, Museo e architettura. Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970, Milano 1973 (nuova ed. 2009), pp. A138-A139 ...
Leggi Tutto
GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] primo che mostri una decisa tendenza all'unificazione dello spazio dipinto, con esiti che non dovettero essere sconosciuti al precoce della tecnica a olio, nella stesura del fondale architettonico, negli ornati in pastiglia e nei tessuti realizzati a ...
Leggi Tutto
GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] a una complessa sintesi pittorica in cui trovano spazio la cultura lombarda, in particolare echi dell' Maria d'Aracoeli, per la quale il G. realizzò il progetto architettonico e la decorazione pittorica. Delle pitture tuttavia rimane solo la grande ...
Leggi Tutto
FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] atteggiamento intimistico e riflessivo, ma volte ad animare la narrazione dell'evento. Lo spazio in cui si muovono le figure è più naturale, l'impianto architettonico maggiormente articolato, più attenta la sua resa prospettica. L'uso del colore si ...
Leggi Tutto
GIOVANNONI, Gustavo
Guido Zucconi
Nacque a Roma il 1° genn. 1873, da Leonida e da Elena Rossi. Dopo avere compiuto gli studi liceali e frequentato il biennio fisico-matematico, conseguì la laurea in [...] il monumento nell'ambiente da cui traeva significative motivazioni: anche singoli episodi architettonici dovevano essere trattati in una dimensione urbana, così come lo spazio che meritava a sua volta una considerazione di norma riservata alle grandi ...
Leggi Tutto
CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] proteste del C., che invocava una totale regia dell'opera architettonica, previo ulteriore studio della progettazione, e il palazzo fu stata ricavata una sala da spettacolo in un piccolo spazio, con cinque ordini di ventisei palchetti ciascuno.
La ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...