Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale degli anni Sessanta, fortemente segnato dall’emergere di [...] realizzata visualmente, è un’opera d’arte tanto quanto il prodotto finito”.
L’espansione sul piano del concetto innesca il passaggio da una forme geometriche che fungono da contorno lasciando lo spazio centrale vuoto; indicando nel titolo il colore, ...
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continuo e discreto
Paolo Zellini
Un enigma che la matematica ha sempre cercato di risolvere
Sono molte le domande che ci spingono a cercare una definizione del continuo. Lo spazio è composto di punti? [...] c'è il punto immediatamente successivo di un altro.
La matematica ha cercato fin dall'inizio i possibili nessi tra continuo e discreto, rappresentando le proprietà delle figure dello spazio mediante i numeri e i loro rapporti. Del continuo si è così ...
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Niccolo da Cusa (o Nicola Cusano; lat. Nicolaus Cusanus; ted. Nikolaus Chrypffs o Krebs von Cues)
Niccolò da Cusa
(o Nicola Cusano; lat. Nicolaus Cusanus; ted. Nikolaus Chrypffs o Krebs von Cues) Teologo, [...] filosofia, teologia speculativa e spiritualità mistica, ma vi trovano spazio anche il tema della libera personalità umana e l’ ignoto e il noto; ma tra l’infinito (Dio) e il finito non c’è proporzione; Dio sfugge pertanto alla conoscenza dell’uomo, ...
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federalismo
Teoria politico-istituzionale che sta alla base di una nuova forma di Stato; si distingue sia dallo Stato unitario (dove esiste un unico governo, a livello centrale) sia dalla confederazione [...] l’esigenza dell’unità amministrativa e il f. aveva finito col tramontare, per risorgere talvolta solo come istanza decentratrice nel dibattito dell’Assemblea costituente, che pure diede largo spazio alle autonomie locali e al loro ruolo, la questione ...
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Amedeo Balbi
Hawking ci ripensa
Pur non essendo osservabili direttamente, i buchi neri possono produrre conseguenze e manifestazioni che ne rivelano la presenza. Ora lo scienziato britannico Stephen Hawking, [...] all’interno di un volume sufficientemente piccolo, lo spazio circostante viene deformato fino a creare una regione che una regione turbolenta, destinata a sparire in un tempo finito, da cui l’informazione riemergerebbe senza creare paradossi. Quella ...
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luce
luce [Der. del lat. lux lucis "luce", affine al gr. leykós "brillante, bianco"] [OTT] Per lungo tempo, all'incirca sino al 1600, il termine lux indicò la sensazione prodotta nell'occhio dall'ente [...] coerente (le fasi delle singole onde sono incorrelate nel tempo e nello spazio, come accade nella maggior parte dei casi) oppure coerente (la l di essa, questi due aspetti avendo poi finito per confondersi nell'attuale visione della meccanica ...
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cardinalita
cardinalità nozione introdotta da G. Cantor che generalizza il concetto intuitivo di “numero di elementi di un insieme” astraendo dalla natura e dall’ordine degli elementi stessi. La nozione, [...] loro elementi. Se un insieme A possiede solamente un numero finito n di elementi, allora un insieme è equipotente ad A punti del piano euclideo, l’insieme dei punti dello spazio tridimensionale euclideo hanno la stessa potenza. Attraverso il ...
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catastrofi, teoria delle
catastrofi, teoria delle teoria formulata dal matematico francese R. Thom che, con i modelli qualitativi (e non quantitativi) che ne derivano, consente di descrivere matematicamente [...] di K è determinata da una qualche dinamica definita nello spazio delle osservabili M. Il processo in esame è definito differenti, ma analizzabili per mezzo di un dizionario finito di creodi. Alcune associazioni di creodi compaiono più frequentemente ...
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correlazione
correlazióne [Der. del lat. correlatio -onis, comp. di cum "con" e relatio -onis "relazione" e quindi "relazione reciproca, corrispondenza fra due o più cose"] [PRB] C. a due punti: misura [...] si possono esprimere le distribuzioni locali: se Λ è un volume finito le distribuzioni locali relative a esso sono le densità fΛ(x₁, per r→∞, come r-(d-2+η) se d è la dimensione dello spazio e η è uno degli esponenti critici (v.). ◆ [PRB] Funzione di ...
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variabile
Flavio Pressacco
Quantità che può assumere più valori secondo una regola certa o aleatoria. Il termine v. significa che l’elemento può essere scelto, cioè può variare, nell’insieme dato, non [...] necessariamente che possa o debba variare nello spazio o nel tempo. In matematica e nelle sue applicazioni, lettera
L’insieme cui una v. appartiene può essere un insieme discreto (finito o numerabile) come l’insieme dei numeri naturali, o un insieme ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...