GRAVELLI, Asvero
Mauro Canali
Nacque a Brescia, il 30 dic. 1902, da Mario e Maria Massari. Il padre, dopo una esperienza di lavoro in Germania, era rientrato in Italia ed era stato tra i dirigenti fondatori [...] Roma; l'evento lo sorprese in carcere, dov'era finito per "propaganda fascista", mentre stava facendo il servizio militare tra rappresentanti del nazionalsocialismo.
Antieuropa dedicò anche ampio spazio al cinema con recensioni, interventi di critici ...
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BROASPINI, Gasparo Scuaro de' (Gaspero di Verona)
Eugenio Ragni
Scarse sono le notizie biografiche relative a questo esponente della cultura veronese della seconda metà del Trecento, il quale fu in stretti [...] lat. XIII, 70, contenente i libri XX-XXIII delle Familiares, finito di esemplare tra il 1363 e il 1364 - operò come copista con "plurimo intercedente temporis intervallo" intendesse d'aver interposto lo spazio d'un anno o più (la lettera è del 27 ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] di mira da quel C., con la sua contraffazione" e che aveva finito col passare per il vero autore (Sultrattato "De vulgari eloquentia" di spicco dei due personaggi, vividamente inseriti in uno spazio storico e sociale che li costituisce come individui ...
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FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] Roma (F. Macé de Lépinay, Architecture religieuse à Rome à la fin du XIX siècle: la reconstruction de Saint-Yves-des-Bretons, in tema letterario, cui si associa tuttavia un rigoroso senso dello spazio e della resa pittorica. In un'altra opera, La ...
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BONIFAZI, Ennio, detto il Cerricola
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Nacque a Cerreto di Spoleto, probabilmente negli ultimi anni del sec. XVI. Nipote del noto costruttore d'organi Armodio Maccioni, iniziò la sua attività a Roma [...] . Il B. s'impegnò a terminare il primo nello spazio di un anno, chiedendo 1.000 scudi di pagamento, e stipulò il contratto il 23 luglio 1638 e due anni dopo lo strumento era finito. La spesa di 350 scudi fu ripartita fra la comunità di Sant'Oreste, ...
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FERRETTI, Giovanni Domenico
Andrea G. De Marchi
Nacque a Firenze il 15 giugno 1692 da Antonio di Giovanni da Imola e da Margherita di Domenico Gori (Maser, 1968, p. 15, n. 2). La parentela della madre [...] dove però i suoi dipinti sono andati completamente perduti. Appena finito, il 17 aprile riceveva anche il pagamento per alcune lunette ultimava gli affreschi che si estendono su quasi tutto lo spazio interno dei Ss. Prospero e Filippo a Pistoia, l' ...
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COLONNA, Fabrizio
Fiorella Bartoccini
Principe di Avella, nacque a Roma il 28 marzo 1848, terzogenito di Giovanni Andrea principe di Paliano e di Isabella Alvarez de Toledo. Negli ultimi anni del regime [...] ascesa della Sinistra al potere, che lasciava ampio spazio al dispiegarsi degli interessi e delle intese locali era stato richiamato in servizio con il grado di generale. Finito il conflitto, come presidente della commissione che doveva: verificare i ...
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FERRONI, Giuseppe
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Antonio e Paola Liberatori, nacque a Roma il 7 ott. 1714 (Bonaccorso, 1992). Non si hanno notizie della sua attività prima del 1737, quando figura nei [...] del mattone, che ricorda nel tiburio il "non finito" borrominiano di S. Andrea delle Fratte. La p. 84); tuttavia come suo allievo è identificabile, documentariamente, "nello spazio di anni cinque", soltanto Tommaso Alberti (ibid., p. 86).
Fonti ...
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ROBERTO di Oderisio
Paola Vitolo
ROBERTO di Oderisio. – Pittore attivo nella seconda metà del XIV secolo in Campania e forse nel Basso Lazio.
Si formò alla lezione di Giotto di Bondone, la cui presenza [...] napoletana del suo tempo, Roberto di Oderisio ha finito per diventare dominante all’interno di un contesto caratterizzato in alcuni brani, anche di capacità ritrattistiche. L’ampio spazio delle vele consentì all’artista di ambientare le scene entro ...
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PAGANIN, Giovanni
Francesco Franco
PAGANIN, Giovanni. – Nacque ad Asiago (Vicenza) il 3 giugno 1913 da Pietro e da Cristina Forte.
A 16 anni, per la povertà della famiglia, abbandonò gli studi. Insieme [...] di Paganin, dalla superficie sfaldata, partono dal tragico non-finito dell’ultimo Michelangelo e riflettono sulla pelle il disfacimento etico tanto che la Biennale di Venezia gli dedicò uno spazio personale.
Fra le mostre dalla seconda metà degli anni ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...