Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...] 2A e 2C. Nel caso di p. proiettivo costituito da un numero finito di elementi, si dimostra che tutte le rette hanno il medesimo numero q semplicemente di p. lineare su γ.
P. di simmetria
Nello spazio euclideo un p. α si dice p. di simmetria di una ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] dalla presenza del corpo indotto: precisamente, in tutto lo spazio occupato dall’indotto, il campo, come abbiamo detto, diventa una legge valida in generale, basandosi soltanto su una successione finita di osservazioni, e ha un valore e un senso solo ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] (A) in modo tale che gli assiomi di normalizzazione e finita additività siano soddisfatti. Se la famiglia ℬ di tutti gli eventi gt;0 e Σipi=1; più in generale dati uno spazio di p. (Ω, ℱ, P) e uno spazio (misurabile) S, una variabile casuale da Ω a ...
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Anatomia
N. del seno (o n. seno-atriale) Formazione anatomica situata nell’atrio destro del cuore, in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore, importante nella regolazione del ritmo cardiaco.
Astronomia
Per [...] di n. e link (un link è l’unione di un numero finito di n. che non abbiano tratti di corda in comune), direttamente a sinistra), una coppa o un cappello, il cui susseguirsi determina, nello spazio-tempo, n. e link, come mostrato nella fig. 8.
Nella ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] equazioni di Maxwell dell’elettromagnetismo dall’altro.
La f. moderna
Ma tra il finire del 19° sec. e l’inizio del 20° i principi stessi della relatività poggia su una revisione critica dei concetti di spazio e di tempo, e attraverso l’impiego di ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] piani, i quali appaiono così ricavati entro gli spazi definiti verticalmente dai suoi elementi portanti. Fu usato numero degli elementi di un insieme: o. di un gruppo finito, di un corpo finito è il numero dei punti, o degli elementi, costituenti il ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] con le lenti può estendersi anche a sorgenti estese a distanza finita dal reticolo.
Teorie quantistiche su reticoli
Teorie basate sulla discretizzazione dello spazio-tempo come schema di regolarizzazione per teorie di campo quantistiche. Infatti ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] si dice che è f. del punto P avente per coordinate, in uno spazio a n dimensioni, i valori delle variabili indipendenti, e si scrive y=f( di definizione, dia due o più valori (in numero però finito) per la variabile dipendente; per es., y=+√‾‾x.
Si ...
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Nel calcolo delle probabilità (dal gr. στοχαστικός «congetturale»), lo stesso di casuale e aleatorio. Per estensione, nel linguaggio scientifico, si dice di strumento, procedimento, teoria, modello atti [...] , si mostra come quest’ultima caratterizza il processo, e dunque la teoria delle catene di Markov con spazio degli stati finito si riduce alla teoria delle matrici stocastiche. Il carattere probabilistico di questa teoria (e di altre parti ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] Non sempre però esiste una base formata da un numero finito n di v.; in tal caso lo spazio vettoriale ha dimensione infinita.
Quanto è stato detto finora vale in uno spazio vettoriale qualunque. Spesso lo spazio, e i suoi v., godono però di ulteriori ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...