Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] (A) in modo tale che gli assiomi di normalizzazione e finita additività siano soddisfatti. Se la famiglia ℬ di tutti gli eventi gt;0 e Σipi=1; più in generale dati uno spazio di p. (Ω, ℱ, P) e uno spazio (misurabile) S, una variabile casuale da Ω a ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] la parte orientale. La distribuzione della p. nello spazio geografico riguarda sia il numero sia gli aspetti qualitativi, avanzati.
Matematica
P. statistica
Il termine indica ogni insieme, finito o infinito, di unità statistiche sul quale si vuol ...
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Demografia
Frank W. Notestein
di Frank W. Notestein
Demografia
sommario: 1. Introduzione. 2. La demografia formale. a) Mortalità. b) Fecondità. c) Migrazione. d) Previsioni circa la popolazione e popolazioni [...] le cifre nel giro di 20 anni e che uno sviluppo del genere non può continuare per lungo tempo in uno spaziofinito. Per fortuna, è altamente improbabile che una società in cui la gente è in genere sana, prospera e sufficientemente istruita, tanto ...
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BETTI, Enrico
Nicola Virgopia
Nacque a Pistoia il 21 ott. 1823; compiuti qui gli studi classici, si laureò in matematica nel 1846 presso l'università di Pisa, dove ebbe come maestro O. F. Mossotti. [...] di dimensioni,in Annali di matematica,s. 2, IV [1871] pp. 140-158). Egli trovò delle proprietà di uno spaziofinito che sono indipendenti dalla grandezza delle sue dimensioni e dalla forma dei suoi elementi, ma che dipendono, invece, dal modo di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] cui tutti costoro si servivano per contestare l'opinione di Aristotele era quella di suddividere uno spaziofinito, oppure un intervallo di tempo finito, in parti proporzionali. In tal modo era possibile ipotizzare, per esempio, che un mobile potesse ...
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Galois Evariste
Galois 〈galuà〉 Évariste [STF] (Bourg-la Reine 1811 - Parigi 1832) Studioso di matematica. ◆ [ALG] Campo di G.: ogni campo con un numero finito di elementi, in partic. il campo numerico [...] a un'equazione risolubile per radicali corrisponde un gruppo risolubile, e viceversa. ◆ [ALG] Spazio di G., o spaziofinito: spazio proiettivo formato da un numero finito di punti, costruito sopra un corpo che sia un campo di Galois. ◆ [ALG] Teoria ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] è possibile introdurre in quell’insieme i postulati che caratterizzano quella struttura, cioè quel tipo di spazio.
Negli s. che sono stati fin qui nominati (s. proiettivo ecc.) i postulati consentono di riconoscere nell’insieme alcune delle proprietà ...
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spazio metrico
Luca Tomassini
Nozione introdotta nel 1906 da Maurice Fréchet e sviluppata poco dopo da Felix Hausdorff; è un risultato diretto dell’analisi delle principali proprietà astratte della [...] esiste un n0∈ℕ tale che d(xn,xm)〈ε per ogni m,n>0. Uno spazio metrico I si dice completo se ogni successione di Cauchy è convergente, ovvero il suo limite numero anche infinito) e intersezioni (di un numero finito) di palle aperte di I. È questa in ...
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spazio proiettivo
Luca Tomassini
Dati due insiemi P,Q e una relazione R⊂P×Q, consideriamo la tripla C={P,Q,R} e chiamiamo ogni elemento di P un punto e ogni elemento di Q una linea. Se (p,l)∈R è valida [...] che li contiene contiene P stesso. Una geometria proiettiva che soddisfi (d) è detta finito-dimensionale e in questo caso l’insieme P è detto spazio proiettivo. Consideriamo ora successioni di sottospazi del tipo P/⊇Pn−1/⊇.../⊇P0≠∅, dove ∅ indica ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] d’altro lato a un radicale mutamento del concetto stesso di spazio come ambiente di una determinata g., tanto che moltissimi dei , su una siffatta varietà X vi è soltanto un numero finito di curve razionali con data classe di omologia, e dunque ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...