Sistemi dinamici. Origini e sviluppo
Giovanni Jona-Lasinio
La teoria dei sistemi dinamici è un settore della matematica pura e applicata che si è sviluppato intensamente a partire dagli anni Sessanta [...] ciascun punto del reticolo vi sia una copia di un sistema caotico a un numero finito di gradi di libertà. Indichiamo con u(x) la posizione nel proprio spazio delle fasi del sistema che si trova in x. Supponiamo inoltre che ciascun sistema interagisca ...
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Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] Novanta, ma più in particolare a David Deutsch. Il criterio guida è di far uso di uno spazio degli stati rappresentato da uno spazio vettoriale di dimensione finita sul campo dei numeri complessi; le transizioni sono trasformazioni unitarie di tale ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] . Una forma di c. indiretta riguardava le sale, percepite come spazi urbani di socializzazione malsana: la crisi più grave si ebbe nel e le difficoltà di attuazione di tagli e interventi a film finito. Nel 1928 però, a un anno dall'adozione dei Don ...
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Superconduttività e superfluidità
Carlo Di Castro
Sergio Caprara
Marco Grilli
La superfluidità è il fenomeno per cui alcuni sistemi presentano viscosità nulla e possono quindi fluire senza dissipare [...] ; Hc è funzione della temperatura e si annulla al punto critico con pendenza finita e negativa: (dHc/dT)T=Tc〈0. In realtà, sia il cam di raggi X indicano che l'ordinamento non avviene nello spazio ordinario, dato che non si ha nessun cambiamento di ...
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La grande scienza. Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Transizioni di fase e punti critici
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione [...] non può mai accadere in un sistema composto da un numero finito di costituenti, come è sempre il caso in Natura. In big bang, l'evento singolare che corrisponde all'apparizione dello spazio, del tempo e della materia è descritto ai nostri giorni ...
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Leggi di scala
Luciano Pietronero
Le leggi di scala riguardano il comportamento di una struttura in funzione della scala da cui la si guarda. Per i sistemi regolari, sia matematici sia fisici e naturali, [...] N(L). Per un frattale di dimensione D definito in uno spazio euclideo di dimensione d si ottiene α=−(d−D). La differenza più passi precedenti. Se questa correlazione riguarda un numero finito di passi, si può dimostrare, con una generalizzazione ...
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Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione a un altro (fase) al variare dei parametri, [...] può mai accadere in un sistema composto da un numero finito di costituenti, come avviene sempre in natura. In altre big bang, la singolarità iniziale che corrisponde all'origine dello spazio, del tempo e della materia, è descritto ai nostri giorni ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] di Van Gogh e al mito di un cinema capace di riappropriarsi dello spazio della p. è dedicato un episodio del film Konna yume o mita prima metà degli anni Ottanta e che avevano finito per trascurare gli aspetti propriamente visivi dell'espressione ...
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Solitoni
Francesco Calogero
La prima osservazione scientifica di un solitone, compiuta dall'ingegnere britannico John S. Russell durante l'osservazione di una massa d'acqua messa in agitazione in un [...] valori reali non negativi di k2, e un eventuale numero finito di autovalori discreti, corrispondenti a valori negativi di k2. sempre. La forma esplicita della corrispondente soluzione nello spazio delle configurazioni segue dalla [23], dalla [28] ...
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Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] una collezione di entità (S,s′,Σ,Π,b,F,∂) ove:
S è un insieme finito di stati; s′∈S è lo stato iniziale; Σ è l'alfabeto d'ingresso; Π è da M si pone convenzionalmente s(α)=t(α)=1. Le complessità in spazio e tempo S(n) e T(n) per M e P si definiscono ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...