La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Reazioni internazionali
John Krige
Reazioni internazionali
La collaborazione scientifica internazionale è il risultato di un'azione sociale. La [...] la sua luna di miele con i mesoni. La vacanza è finita" scrisse, invitando i suoi colleghi a tornare nei laboratori dove si segreto di costruzione della bomba.
L'ESRO e la fisica dello spazio
Nel 1959 Amaldi e Auger, forti del successo del CERN ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] nella definizione della velocità istantanea), così non si può moltiplicare la velocità per il tempo ‒ finito o infinitesimo poco importa ‒ per ottenere uno spazio. Quello che Galilei può fare è 'sommare' alcune velocità senza cambiare la natura della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Enrico Fermi: dalle statistiche quantistiche al decadimento beta
Niccolò Guicciardini
Enrico Fermi: dalle statistiche quantistiche al decadimento [...] per la statistica di Fermi-Dirac la pressione tende a un valore finito e il calore specifico invece tende a 0.
è interessante confrontare e neutrone sono due stati del nucleone in uno spazio di isospin su cui agisce l'operatore che connette protone ...
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Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario
Lo studio dell'origine di un sistema planetario va di pari passo con le teorie della formazione [...] di volte più forte di quello attuale e perderanno nello spazio gran parte delle loro atmosfere. Alla fine le forze rischio di inquinare Europa, nel settembre 2003 Galileo ha finito la sua missione autodistruggendosi nell'atmosfera di Giove. Nel ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Evangelista Torricelli
Carla Rita Palmerino
Evangelista Torricelli
Nell'antiporta delle Lezioni accademiche, pubblicate postume nel 1715, troviamo un ritratto [...] acuto, figura tridimensionale di lunghezza infinita, ma volume finito, ottenuta facendo ruotare un'iperbole attorno a uno degli indivisibili e una volta con il metodo di esaustione, che lo spazio compreso fra la cicloide e la sua retta di base è pari ...
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propagazione
propagazióne [Der. del lat. propagatio -onis, da propagatus (→ propagatore)] [LSF] L'estendersi, l'avanzare di una grandezza fisica nello spazio o nel tempo o in ambedue; è detta spec. del-l'energia [...] modo; ne consegue che in una linea di lunghezza finita chiusa all'estremo libero sulla sua impedenza caratteristica, la ., sulla nozione di superficie d'onda (luogo dei punti dello spazio in cui l'onda ha la medesima fase istantanea locale) oppure ...
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potenza
potènza [Der. del lat. potentia, dall'agg. potens -entis "potente", part. pres. di posse "potere"] [LSF] (a) Generic., capacità di produrre grandi effetti. (b) Specific., l'energia che viene [...] fatto nel tempo elementare dt; la p. media in un intervallo finito di tempo ³t è l'integrale in tale intervallo della p. . ◆ [ALG] P. esterna di uno spazio vettoriale: in un'algebra di Grassmann definita su uno spazio vettoriale V, la r-esima p. di ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] . Analiticamente, un p. è individuato nello spazio da un'equazione algebrica di primo grado nelle risultati e a problemi attinenti a p. dell'altro tipo. ◆ [ALG] P. al finito e all'infinito: lo stesso che rispettiv., p. proprio e p. improprio. ◆ [GFS ...
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vettoriale
vettoriale [agg. Der. di vettore "inerente a vettori"] [ANM] Analisi, o calcolo, v.: la parte della matematica che s'occupa degli algoritmi con i quali si opera sui vettori (a questi si applicano, [...] +k₂v₂)=klf(vl)+ k₂f(v₂), formano a loro volta uno spazio v. V∗, detto lo spazio duale di V; se V ha dimensione finita n anche V∗ ha la stessa dimensione n. Uno spazio v. può essere dotato di strutture o proprietà addizionali che ne particolarizzano ...
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Stark Johannes
Stark 〈stark〉 Johannes [STF] (Schickenhof 1874 - Traunstein 1957) Prof. di fisica nel politecnico di Hannover (1906) e di Aquisgrana (1909) e poi nell'univ. di Greifswald (1920) e di Würzburg [...] molte più informazioni, tanto usato nel seguito che il fenomeno ha finito per essere noto anche come effetto S.-Lo Surdo. Precis., mentre d'intensità rapidamente crescente andando dall'inizio dello spazio oscuro catodico verso il catodo, dà una ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...