BROASPINI, Gasparo Scuaro de' (Gaspero di Verona)
Eugenio Ragni
Scarse sono le notizie biografiche relative a questo esponente della cultura veronese della seconda metà del Trecento, il quale fu in stretti [...] lat. XIII, 70, contenente i libri XX-XXIII delle Familiares, finito di esemplare tra il 1363 e il 1364 - operò come copista con "plurimo intercedente temporis intervallo" intendesse d'aver interposto lo spazio d'un anno o più (la lettera è del 27 ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] di mira da quel C., con la sua contraffazione" e che aveva finito col passare per il vero autore (Sultrattato "De vulgari eloquentia" di spicco dei due personaggi, vividamente inseriti in uno spazio storico e sociale che li costituisce come individui ...
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BRITI, Paolo (il Cieco da Venezia)
Cesare De Michelis
Fu uno dei più fecondi e fortunati poeti popolari veneziani del sec. XVII, ma di lui sappiamo ben poco, come accade sovente per figure del genere [...] o, secondo altri studiosi, dal Quadrio in poi, nel '41, era finito in galera non sappiamo per quale ragione, ma certo, a sentir lui, , che trascura gli antichi argomenti eroici per dare spazio a più spiccati interessi realistici, a una vena ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...