Scultore inglese (Londra 1924 - ivi 2013). Formatosi nella Royal Academy e attivo nell'ambito di H. Moore, si è presto staccato dalle ricerche formalistiche britanniche in una linea originale, aperta alla [...] da un uso dei materiali e del colore che vogliono essere azione, gesto, rapporto evidente e tangibile con lo spazio. Affermatosi dagli anni Sessanta, le innumerevoli esposizioni delle sue opere hanno avuto culmine con le mostre celebrative per gli ...
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Pittore statunitense (Wilkes-Barre, Pennsylvania, 1910 - New York 1962), tra gli esponenti più significativi dell'espressionismo astratto. Dopo un periodo di pittura oggettiva, la sua personale del 1951 [...] con maggiore o minore densità, e quindi carica luminosa, del colore, K. definì in modo altamente drammatico lo spazio. Ritornò in seguito al colore, valendosi della tipica struttura e del drammatico gestire che avevano caratterizzato la sua pittura ...
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Regista cinematografico canadese, nato il 16 agosto 1954 a Kapuskasing (Ontario). Trasferitosi negli Stati Uniti, ha frequentato la facoltà di Fisica al Fullerton College, in California. Nel 1978 ha realizzato [...] in qualità di scenografo e di tecnico degli effetti speciali per film come Battle beyond the stars (1980; I magnifici sette dello spazio), Galaxy of terror (1981; Il pianeta del terrore) e Escape from New York (1981; 1997: fuga da New York). Nel 1997 ...
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FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] del quale, secondo un documento del 1750 (Pinto, 1976, II, p. 355 n. 340), svolse un proficuo apprendistato "per lo spazio di circa venticinque anni", perfezionandosi verso la metà degli anni Cinquanta, quando la "vecchiezza" del Michetti lo mise ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] in 25 volumi, i 6 volumi delle Antiquitates Italicae Medii Aevi, i 12 degli Annali d’Italia) gli lasciò spazio per occuparsi di letteratura ed estetica, religione e archeologia, filosofia e politica, oltre che per intrattenere un fitto carteggio con ...
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Pittore italiano (n. Morro d'Alba 1949). Si formò da autodidatta dedicandosi alla pittura e alla poesia. Dalla metà degli anni Settanta, trasferitosi a Roma, dopo una ricerca orientata verso il concettualismo, [...] tendono sempre più a una scala monumentale, C. ha utilizzato materiali diversi (metallo, legno, terracotta, neon), dislocati nello spazio espositivo o inseriti nel quadro. Autore di sculture destinate all'aperto, C. ha anche realizzato (1992-94) la ...
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Regista e autore teatrale statunitense (New York 1937 - ivi 2025). Dopo aver studiato arte drammatica alla Yale Univ. (1959-62), prese parte al movimento del cinema underground di New York e nel 1968 fondò, [...] da lui scritti e diretti, un teatro caratterizzato dalla violenza della resa percettiva e dalla flessibilità dello spazio scenico: Angelface (1968); Sophia=(Wisdom) (1971); Hotel China (1971); Particle theory (1973); Rhoda in Potatoland (1975); Luogo ...
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Scultore inglese (Londra 1914 - Stroud 2003). Dopo aver intrapreso studî di architettura si dedicò, dal 1945, alla scultura. Le sue prime opere astratte (1947) rivelano l'influsso di A. Calder e di J. [...] per raggiungere uno stile che rielabora originalmente spunti surrealistici: la varietà dei materiali (metalli, vetri) e delle forme, spesso mobili, denota una ricerca continua, talora raggiungente il drammatico, del rapporto spazio-volume-forma. ...
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Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] bassissimo al tuttotondo, risponde con soluzioni originali a esigenze narrative o emblematiche, a problemi della rappresentazione dello spazio (attraverso il volume e l'azione delle figure e la padronanza della prospettiva lineare) e del rapporto ...
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Matematico (Aleksótas, Kaunas, 1864 - Gottinga 1909), fratello di Oskar. Fu prof. (1896) al politecnico di Zurigo, poi (1902) fino alla morte alla univ. di Gottinga. M., di ingegno precocissimo, si occupò [...] le trasformazioni di Lorentz, M. ammise, riprendendo un'idea accennata fin dal 1754 da d'Alembert, che spazio e tempo sono entità inseparabili; introducendo accanto alle tre coordinate spaziali ordinarie (x1, x2, x3) una quarta coordinata ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.