LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] era sempre rivolta ai protagonisti e agli eventi più significativi della cultura nazionale in tutte le sue espressioni, ma non poco spazio era riservato alle figure emergenti o poco note (F. Vitalini, A. Vertunni, P. Mariani, G. Boni) e ai ricordi ...
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MAGNI, Giulio
Raffaella Catini
Nacque a Roma il 7 nov. 1859 da Basilio e da Margherita Targhini, nipote di Giuseppe Valadier.
Il padre Basilio, letterato, storico dell'arte e giurista, nacque a Velletri [...] gemelli da adibirsi rispettivamente a biblioteca e a museo andavano a definire, unitamente alla preesistente sede universitaria, uno spazio urbano marcato dai percorsi coperti dei portici, il fulcro del quale sarebbe stato costituito da una copia in ...
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PEREGO, Pietro
Gianluca Albergoni
PEREGO, Pietro. – Nacque a Milano l’11 dicembre 1830, unico figlio di Carlo e Margherita Casanova.
Il padre era originario di Oggiono e impiegato presso l’ufficio delle [...] (di cui uscirono solo tre numeri). Poi diede vita a L’artista, anch’esso soppresso dalle autorità. Il ridotto spazio di libertà concesso e il possibile avallo di tematiche ‘filocomuniste’ (in chiave punitiva nei confronti del partito aristocratico ...
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LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] ci erano voluti anni di pace per il recupero visionario. L'attesa del tempo fu, questa volta, anche l'attesa di uno spazio graziato che ebbe, per l'autore, riscontro nell'orto e prato dei francescani, dietro la maggiore collina di Fiesole" (N. Lisi ...
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BOLOGNETTI, Francesco
Remo Ceserani
Nacque a Bologna attorno al 1510 da nobile e cospicua famiglia. Il padre era il senatore Alberto; la madre, Camilla Paleotti, figlia del giureconsulto Vincenzo, in [...] nella storia molte invenzioni, giungendo a immaginare la finale liberazione di Valeriano, storicamente mai avvenuta, e fece anche largo spazio a quelli che nella lettera al Caro chiamò "ornamenti e colori poetici". Da un capitolo al cardinale Farnese ...
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GRANCHI, Ranieri
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa alla fine del secolo XIII o nei primi anni del XIV. La famiglia Granchi, appartenente al Popolo, è attestata nella "cappella" urbana di S. Andrea di Fuoriporta [...] Giovane, subentratogli nel 1340, non viene fatto mai neppure il nome. Per contro, negli ultimi libri del poema larghissimo spazio hanno gli avvenimenti esterni, quali le imprese di Castruccio prima e durante la discesa in Italia del Bavaro; le azioni ...
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GROMO, Mario
Angelo D'Orsi
Nacque a Novara il 23 maggio 1901 da Giovanni e da Amalia Pinolini. Compì gli studi liceali nella città natia, partecipando giovanissimo alla Grande Guerra, come volontario [...] nati col secolo nuovo: ossia di farsi interpreti delle sue esigenze, delle sue aspirazioni, delle sue ambizioni, chiedendo spazi culturali e di mercato. La vita dell'editrice Ribet si identificò nella collana "Scrittori contemporanei" che, in effetti ...
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CASTAGNOLI, Achille
Renzo Paci
Sarebbe nato a Cervia nel 1810 (secondo altri, a Lugo o a Ferrara nel 1811) da Antonio, colonnello della guardia civica riminese, che, divenuto in seguito armatore, andò [...] a due voci, riservando le arie ai soli momenti di grande tensione emotiva e valorizzando invece il recitativo per ridare spazio, accanto alla musica e al canto, alla poesia e all'azione tragica: il Mazzoni lo annovera infatti tra i librettisti ...
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FALLACARA, Luigi
Renato Bertacchini
Nacque a Bari il 13 apr. 1890 da Angelo e da Adelaide Bozzi, in una famiglia di tradizioni cattolico-liberali (il nonno, Giuseppe Bozzi, fu patriota cospiratore, [...] di poeta (cfr. Macrì, Prefaz., p. 12): "Fallacara era alla scoperta d'un sentimento trasparente, misura dell'anima e suo spazio, di un controluce affidato alla purezza della parola e del timbro. Perciò egli, che proveniva da Lacerba e da Rimbaud ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] vivacità e rapidità di successione delle situazioni e dello spicco dei due personaggi, vividamente inseriti in uno spazio storico e sociale che li costituisce come individui artisticamente tipici. Rispetto alla "pastorella" e anche ai "contrasti ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.