Pittore lucchese (sec. 14º); subì l'influsso della scuola senese (nel 1380 è documentato a Siena), specie di Lippo Memmi. Fra le sue opere firmate e datate, lo Sposalizio di s. Caterina (data incompleta) [...] e Madonna col Bambino (1393) nel Museo di villa Guinigi di Lucca, e il Transito della Madonna (1386), nella chiesa di S. Maria Forisportam, con influssi di Spinello Aretino ...
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Pittore (m. Modena 1510). Pur risentendo fortemente di Ercole de' Roberti, conserva una sua personalità originale, specie in opere quali la Crocifissione della Gall. di Modena, giovanile, e la pala con [...] la Madonna e i ss. Girolamo e Sebastiano in S. Pietro a Modena (dopo il 1500). Dai ferraresi si distingue per un accento naturalistico, e per una certa dolcezza che si fa più sensibile nelle opere tarde ...
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ECHINO (ἐχίνος, echinus)
¿ F. Grana
Con significato di vaso presso i Greci, indicò presso i Romani una specie di braccialetto e, secondo Orazio (Serm., i, 6, 117) un utensile da cucina simile ad una [...] scodella. In architettura è quell'elemento circolare del capitello dorico e ionico fra il collarino e l'abaco che ha profilo curvilineo. Ci appare dapprima sulle colonne riprodotte in uno degli affreschi ...
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Pittore (Napoli 1634 - Alicante 1695), il più famoso di una famiglia di artisti. Fu specialista in nature morte, specie di pesci, cacciagione, cucine, in rapporto con l'opera di E. Baschenis e in seguito [...] con G. B. Ruoppolo e A. Brueghel. Sue Nature morte sono a Napoli, Museo di S. Martino e Museo nazionale di Capodimonte; a Roma, Camera dei deputati (1671); a Firenze, Uffizi (1670-80 circa e 1691). Fu ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] e Alessandro III in Palazzo Ducale, 1582). Grande rilievo ebbe anche il ruolo da lui svolto a Roma nella rifondazione dell'Accademia di S. Luca.
Vita e opere
Chiamato a Roma come aiuto dal fratello Taddeo, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di porti, tra i quali spiccano Genova e Trieste, si divide l’80% del traffico), è in corso di rinnovamento, specie per incentivare l’intermodalità e la movimentazione di merci containerizzate.
Il trasporto aereo ha visto aumentare il traffico (1,5 ...
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Architetto e urbanista d'origine greca, nato a Baku l'11 aprile 1913; svolge attività specie nel settore dell'urbanistica. Fin dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, la sua [...] ricerca è rivolta alla definizione di tipologie residenziali caratterizzate in funzione di un tessuto urbano complesso. Ha eseguito (in collaborazione con P. Dony, A. Josic, S. Woods, H. Piot, J. François) ...
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Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] (o abaculi) di pietra o di pasta vitrea, ma dall'impiegò di lastre di marmo (o crustae), di spessore vario, di dimensioni relativamente grandi in lunghezza e larghezza, e tagliate talora in forme geometriche ...
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Pittore giapponese (forse Ise 1663 - Edo, oggi Tokyo, 1747); probabilmente scolaro della scuola Kano, subì l'influsso di Itchō. Fu famoso, specie in Europa, per gli oggetti di lacca e rilievi in lacca [...] su fondi di legni naturali ...
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Storico dell'arte (Norrköping 1888 - Stoccolma 1957). Docente a Uppsala dal 1915 e a Stoccolma dal 1928, ha compiuto importanti studî, specie sulle antichità anglosassoni (Die Franken und Westgoten in [...] der Völkerwanderungszeit, 1922; Die Goten und Langobarden in Italien, 1923; Bronzezeitliche und früheisenzeitliche Chronologie, 5 voll., 1930-35; The Occident and the Orient in the Art of the Seventh Century, ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...