BORRONI, Giovan Angelo
Rossana Bossaglia
Nacque a Cremona il 3 sett. 1684 da Francesco e Virginia Grandi. Avviato allo studio della pittura, fece il suo alunnato, secondo le notizie del biografo Zaist, [...] ).
A queste opere vanno aggiunte quelle non ricordate dai testi e non documentate, ma via via attribuite al B., specie in studi recenti; alcune delle quali potrebbero corrispondere ai dipinti citati dallo Zaist come in palazzi milanesi di difficile ...
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CODOGNATO, Antonio
Elena Bassi
Vissuto a Venezia nel sec. XVIII, ignoriamo di lui tutti i dati biografici. Era conosciuto come scenografo, impresario e architetto di teatro, ma più che altro come "specchiaro" [...] di azzardosa resolutione" sta restaurando il teatro di S. Giovanni Grisostomo (che era dei Grimani) "formando anche una specie di Anfiteatro, coll'aggiungere altri sessanta Palchi, otto per parte sopra la Scena" e prolungando il pavimento della scena ...
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BIANCHINI, Bartolomeo
Fabia Borroni
Nacque a Firenze il 6 genn. 1634, da Matteo, orologiaio, e da Cristina Renard. Allievo di Simone Pignoni, cominciò a dipingere quadri con minute figurine, "con grande [...] per la famiglia Soldani (chiesa di S. Donato in Collina) e una Flagellazione per la Compagnia di Pianfranzese, e in ritratti, specie per gli Alamanni e i Ricasoli, "molto ben rifiniti contro lo stile suo ch'era il non finire quasi mai perfettamente ...
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BARBIERI, Luigi Giovanni
Alfredo Petrucci
Nato a Cesena il 26 nov. 1885, è generalmente conosciuto sotto il nome di "Gino" che egli stesso adottava, sia quando si firmava con il caratteristico monogramma [...] il grado di autonomia da lui raggiunto, rispetto al maestro, via via che avanzava nell'esercizio della sua arte, specie nella concezione e nella fattura dei ritratti, che stampava per solito a due e tre legni, con ingegnose combinazioni di ...
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CERBARA, Giovanni Battista
Silvana De Caro Balbi
Incisore in pietre dure e cammei, nacque a Roma il 18 ag. 1748 da Pietro Paolo, romano, e da Rosa Rinaldi di Velletri. Fu battezzato il 21 dello stesso [...] gemme e cammei, buona fama presso i contemporanei, che apprezzarono molto i suoi ritratti. La sua opera è improntata, specie nella riproduzione di opere antiche, ad un freddo gusto neoclassico, ma non è priva, in taluni casi, di vivacità descrittiva ...
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BELLEZZA, Giovanni
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nacque a Milano il 9 ag. 1807. Orefice, cesellatore e bronzista, fu autore di molte opere che portano le tipiche impronte del suo tempo. Nel 1842 eseguì [...] e ritratti di celebri astronomi, ordinatogli da Carlo Alberto. Molte altre sue opere sono disseminate in varie collezioni private, specie all'estero.
Samuele Ghiron, suo contemporaneo, scrisse che il B. fu "il ristauratore del magistero del cesello ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] S. Giovanni in Laterano), e in genere sono evidenti i rapporti con i concetti compositivi tipici della scultura decorativa romana, specie di età adrianea e successiva.
L'A. tuttavia si accosta a tali esempi con un'inconfondibile tendenza a costruire ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] 'arte di Simone, sebbene il F. prediliga un maggiore decorativismo, specie nella S. Caterina, a discapito di una definizione più realistica delle uso del colore si fa più sensibile, specie negli incarnati, gli effetti decorativi vengono enfatizzati ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] - della chiesa delle SS. Stimmate di S. Francesco, che presenta una soluzione originale, in rapporto con esempi napoletani, specie del Fanzago: un arco al centro del secondo ordine, sovrapposto al loggiato basamentale, accoglie la statua del santo ...
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FARELLI, Giacomo
Mario Alberto Pavone
Nacque a Roma nel 1629, da padre siciliano e da madre sorrentina (cfr. Roselli, 1697). Dopo un periodo di studi umanistici si trasferì a Napoli dove il 18 ott. [...] Anna, nelle quali la volontà di riformulare le proposte giordanesche relative alla soluzione cromatica dorata appare giunta al massimo, specie nella prima opera, in cui la ripresa è evidente fin nelle sue implicazioni iconografiche.
Ma un più deciso ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...