HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] soggetti, almeno apparentemente, più accessibili e non meno fortunati. In particolare i temi di ispirazione biblica, in specie vetero-testamentaria, che egli cominciò a frequentare più assiduamente in questi anni, gli permettevano di trattare con una ...
Leggi Tutto
DOSI, Giovanni Antonio (Giovan Antonio, Giovannantonio), detto Dosio
Cristina Acidini Luchinat
Figlio di Giovanni Battista, nacque a San Gimìgnano (prov. Siena) presumibilmente nel 1533. Lo scrittore [...] non ne parli e l'attribuzione sia del Gabburri (c. 1720), l'edificio mostra spiccati caratteri dosiani, specie nel prospetto severamente impaginato dai cantonali di paraste bugnate, con tre ordini di finestre timpanate, che rielabora motivi ...
Leggi Tutto
GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] , arricchita con figurette ancora sul genere dei "bamboccianti". Si tratta di una tipologia non frequente nell'opera del G., specie a questa data quando comincia a raffinare notevolmente i suoi paesaggi. È dovuto, forse, a una esplicita richiesta del ...
Leggi Tutto
CALDARA, Polidoro (detto Polidoro da Caravaggio)
Giulietta Chelazzi Dini
M. G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
Molto scarsi sono i dati biografici del C., di cui è incerta anche la data della nascita (cfr. [...] fortuna di Polidoro fu tale che ancora per tutto il Settecento a Roma furono ristampati i rami degli incisori sopra citati specie a cura della famiglia dei De Rossi a cui erano confluiti molti rami del Lafréry ed eredi e dei calcografi del Seicento ...
Leggi Tutto
Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] benedicente e la Sacra Famiglia con i ss. Giovannino, Mauro e Caterina d'Alessandria, nella sala del Capitolo vecchio del Sacro Speco di Subiaco; la tavola con la Madonna, il Bambino ed i ss. Giovanni Battista e Pietro, proveniente da S. Pietro di ...
Leggi Tutto
GNOLI, Domenico
Claudio Zambianchi
Nacque a Roma il 3 maggio 1933 da Umberto, storico dell'arte, e da Annie de Garrou, ceramista, primo di due figli (la sorella, Marzia, nacque l'anno successivo).
Iniziò [...] andasse trascurata nel lavoro dello G. una componente ironica, presente anche nelle fonti dell'artista (metafisica e Valori plastici), specie nella pittura metafisica di Carrà, che Trucchi considerava "la più vicina a Gnoli".
Sempre a Roma, nel 1967 ...
Leggi Tutto
BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] ed indiscreta" da farne una malattia. Il B. aveva evidentemente un altro concetto dell'Arte dell'incisione, specie per quanto riguardava i "perfezionamenti" che Agostino era solito permettersi.
La seconda delle acqueforti del B. sembra essere ...
Leggi Tutto
GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] del dettaglio architettonico, dell'ornamentazione e dell'arredo. La conoscenza delle opere del classicismo tardorinascimentale e barocco, specie del mondo romano, può leggersi nelle sue composizioni, in cui non viene mai meno il senso della misura ...
Leggi Tutto
DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] .
Dallo Stanzione il D. desunse anche l'attitudine a ribadire in più opere singole figure o specifiche soluzioni compositive, specie in quadri tardi come l'Immacolata (firmata e datata 1651; Vibo Valentia, convento dei cappuccini: cfr. Ortolani, 1938 ...
Leggi Tutto
MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] e il loro leggero scorcio dal sotto in su. La scelta potrebbe essere stata dettata anche da una deliberata allusione, in specie nella mandorla di cherubini in cui si iscrive la Vergine, all’Assunzione di Maria, cui la chiesa era dedicata; e forse ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...