ARABIA, Tommaso
Riccardo Capasso
Nato a Monteleone Calabro, da Pasquale e da Maria Teresa Fonzi, nell'aprile 1831, si trasferì giovanissimo (1846) a Napoli, ove lo aveva preceduto e dove lo introdusse [...] , nonostante che il re Ferdinando II avesse detto di temere più "questa femminuccia" che il Ferrucci. Il successo fu enorme, specie per il fatto che Saffo veniva presentata come incitatrice di virtù civili e patriottiche, ma la censura interruppe le ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] bello stilo" che doveva fargli onore, i poeti latini, specie Virgilio. I quattro latini (Virgilio, Orazio, Ovidio, Lucano), fosse pure grandissimo come s. Tommaso o Aristotele. Questi due, specie il secondo, esaltato in tutta l'opera dantesca come "il ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] secondo del re (ibid. 1775), terminò un lavoro abbozzato da tempo, la Bibliopea o sia l'arte di compor libri (ibid 1776): una specie di manuale di belle lettere a uso dei suoi allievi, diviso in tre parti, con cui si oppone al costume di dettare le ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] gli opera omnia del Chiabrera e del Filelfo, inascoltata la sua aspirazione, di allestire una collezione di storici fiorentini, specie inediti, in volgare all'interno della quale avrebbe dovuto campeggiare la Cronica di Dino Compagni, la varietà e la ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] scritto e codice figurativo, e in più collettore di un enorme materiale di cultura varia, a volte anche peregrina (specie in campo romanzo se le citazioni riguardano ben 21 trovatori provenzali, oltre che prosatori e rimatori italiani sconosciuti ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] allontanamento progressivo dai vertici della gerarchia, di una specie di dorato esilio riminese - almeno in parte condizionato - quasi si trattasse di un provvedimento disciplinare o di una specie di confino - sino all'anno della morte, avvenuta in ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] nella sua fase medievale), sulla base di una concezione dell'arte tesa a coglierne i risvolti etici e religiosi, specie nel rapporto con il mito, più che a illustrarne i valori estetici.
Nel 1927, il G. ottenne la cattedra di ruolo come insegnante ...
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BIFFI, Giovanni Vincenzo
Renzo Negri
Nacque a Mezzago, in provincia di Milano, il 21 genn. 1464, vigilia di s. Vincenzo (diacono), precisa egli stesso nell'importante lettera autobiografica Ad Lucium [...] alla prima, avendola appresa per un anno alla scuola del Visconti e quindi a quella del Porro (dove lesse in specie i poeti maggiori), fu invitato a insegnarla ai familiari degli stessi maestri; quanto alla seconda, appresa dal Besana, confidava di ...
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BORSIERI, Girolamo
Luciano Caramel
Nacque a Como nel 1588 (forse il 3 marzo, giorno in cui fu battezzato) da Giovanni Battista e da una Rusca. Ricevette la prima istruzione nella città lariana e frequentò [...] edizione dell'Amorosa prudenza).Si tratta di componimenti non lontani nell'impostazione da quelli di tanti contemporanei, e in specie dello stesso Marino della Lira e della Galeria.
Presto, però, pur non abbandonando del tutto la poesia - come ...
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FERRARI, Giorgio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Cremona nel 1539 o 1540 (cfr. Masetti Zannini, p. 129 n. 82).
Agli inizi della sua carriera lo troviamo a Venezia, dove svolse funzioni prevalentemente [...] dello stesso Basa, di Curzio Rossi e di Francesco Carampella, perché notificassero il numero dei volumi dei testi canonici stampati (specie in Francia), la quantità dei torchi ad essi adibiti e le città nelle quali venivano prodotti. I librai non si ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...