LEONARDI (Leonarda), Isabella
Giulia Grilli
Figlia del conte Giannantonio e di Apollonia Sala, nacque a Novara il 6 sett. 1620 e lo stesso giorno fu battezzata nella cattedrale della città.
Questa data, [...] della polifonia, l'uso di strumenti musicali diversi dall'organo ed esecuzioni di estranei al convento. Maggiore diffusione, specie per le istituzioni minori quali quella di Novara, ebbero generi musicali che prevedevano un organico più modesto e ...
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BERTATI, Giovanni
Vittorio Frajese
Nacque il 17 luglio 1735 da Girolamo e da Pierina, a Martellago (Treviso). Il nobile Antonio Grimani, presso il quale il padre era occupato come agente di campagnai [...] di Venezia nel 1787. In realtà, il libretto originario formava il secondo atto, intitolato L'italiano a Parigi, de La novità, specie di prologo comico musicato da F. Alessandri nel 1775. Ripreso e modificato l'intero libretto, il B. e il Gazzaniga ...
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ANNIBALE Padovano (Padoano, Patavino, Patavinus)
Antonio Garbelotto
Nato a Padova nel 1527, s'ignora tutto sulla sua famiglia, per quanto il Pietrucci lo dica di umili condizioni, così che l'A., secondo [...] tendenza alla organicità della forma e al carattere espressivo del pezzo, le cui conquiste ascenderanno con A. Gabrieli e specie col Merulo, fino alla più alta efflorescenza con G. Frescobaldi.
Oltre alle opere sopra citate, rimangono dell'A. diverse ...
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ALDERIGHI, Dante
M. Giovanna Ruffini
Nacque a Taranto il 7 luglio 1898 da Raffaello e Maria Cardellicchio. La grande passione da lui mostrata per la musica fin dalla prima infanzia determinò il trasferimento [...] sulla produzione strumentale italiana precedente e contemporanea. Lo stile dell'A. si distingue per semplicità e scorrevolezza, specie nella scrittura pianistica, e per l'estrema concisione e schematicità, tali da farlo avvicinare alle forme ...
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PAGLIUGHI, Lina
Giancarlo Landini
PAGLIUGHI, Lina. – Nacque a New York il 27 maggio 1907 da Giovanni, nativo di Montevideo ma di origini genovesi, e Maria Stefanè, da Montegroppo (Albareto) in provincia [...] al pubblico più esigente. Tuttavia non si può misconoscere il magistero del canto di Pagliughi, che in molti dischi, specie nel Rigoletto inciso per la Voce del Padrone, si sposa a un’interpretazione vibrante, per certi versi ancor oggi insuperata ...
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CIRILLO, Francesco
Maria Luisa Piccioni
Nacque il 4 febbr. 1623 a Grumo Nevano (Napoli) da Giampaolo; fin da ragazzo mostrò una notevole inclinazione per il canto e per la musica in genere. Ricevette [...] spesso opere dei repertorio veneziano per il pubblico napoletano, abituato a un modo diverso di intendere la musica, specie operistica; ma ebbe soprattutto il merito d'aver introdotto a Napoli, appostandovi le modifiche necessarie, l'opera per ...
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GANDINI
Daniela Giordana
Famiglia di musicisti modenesi attivi nei secc. XVIII e XIX.
Antonio, nacque a Modena il 20 ag. 1786, figlio postumo di Antonio di Giovanni. Avviato giovanissimo allo studio [...] 1539 al 1871.
Fonti e Bibl.: L.F. Valdrighi, Alcune ristrette biografie di musicisti modenesi e dell'antico dominio estense specie negli ultimi tempi, Modena 1886, pp. 14-20; Lettere inedite di celebri musicisti, a cura di G. Radiciotti, Milano 1892 ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] invidia dei cortigiani, e particolarmente degli artisti, portavano frequentemente a beghe, screzi, gelosie e litigi d'ogni specie. Un motivo di discordia costituirono spesso gli allettamenti di cui erano fatti oggetto i migliori cantori e compositori ...
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CELONIATI
Maria B. Lopriore
Famiglia di strumentisti piemontesi, compositori e liutai, che operarono a Torino fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII e per alcuni dei quali non si conoscono né [...] e - dopo la morte di X. Faros - quella istituita nel 1721 da Carlo Emanuele di Savoia, di "Forriere della musica" (specie di supervisore per questioni organizzative ed artistiche) ad Eugenio con uno stipendio annuo di 200 lire. Nel 1742 egli entrò ...
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BAINI, Giuseppe Giacobbe Baldassi
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 21 ott. 1775 da Antonio, sarto di origine veneziana, e da Caterina Nesi, senese. Rimasto orfano in giovanissima età, fu affidato dal [...] al decano dei bassi, ottenuta certo dal B. per i suoi meriti, e la istituzione delle due "Accademie" settimanali (una specie di scuola, dal B. appunto istituita, per esercitare nel canto i cappellani pontifici) che si tenevano nella sua stessa casa ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...