CACCIANIGA, Antonio
Alessandra Briganti
Nacque a Treviso il 30 giugno 1823 da Ernesto e Anna Zaccagna. Compiuti gli studi secondari a Treviso e a Belluno, frequentò l'università di Padova, dove seguì [...] di disfacimento senza disperazione e senza speranza che emana dalla protagonista, vittima designata della convenzione sociale di . Cataldo, Un esaltatore della vita dei campi: A. C., in Vita cittadina. Rassegna mensile del Com. di Treviso, IV(1930), 7 ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] noi del mondo vòlto (Purg. XII, 73)
(3) per li occhi fui di grave dolor munto (Purg. XIII, 57)
o dello specificante dallo specificato:
(4) Più snella da la crinoline emerge la vitadi vespa (I colloqui, “L’amica di nonna Speranza” II, v. 8)
dove la ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] tonica (17), ecc.:
(16) Picciola requie a la penosa vita (Giovambattista Marino, Adone IV, ottava 282, v. 2)
(17 può assorbire le sillabe di tre (18) o quattro (19) parole, e renderle un’unica sillaba metrica:
(18) Di mia speranza ò
in te la ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] spirar d’ambrosia l’aure innamorate» (“E tu nei carmi avrai perenne vita”, vv. 13-14).
La sinestesia è preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. nel primo verso de “La sera del dìdi festa”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce e chiara è la notte ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] dei frutti, vv. 49-50)
Ed io
io le lasciai sua vita;
io ne ho ghermito un’ombra (Umberto Saba, “Tavoletta”, gesuitico e tardo / lo zio di molto riguardo – «... ma bene ... ma bene … ma bene» (Gozzano, “L’amica di nonna Speranza”, in Colloqui, III, vv ...
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Paolo Giordano
Le inquietudini di Elizabeth
Lontana dai ritmi del mondo letterario di oggi, Elizabeth Strout concepisce l’essere romanziere come esperienza totalizzante ed esaustiva, da decantare con [...] nel 2010, conta più seguaci che altrove. Come sua abitudine, ha atteso con pazienza il tempo di maturazione naturale del libro, l’accumularsi di abbastanza vita vera da poter essere dispiegata in 400 pagine senza inutili diluizioni: 5 anni per l ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate
(Inf. III, 7-9)
Lo stesso vale per sue potenzialità:
(7) canti, e così trapassi
dell’anno e di tua vita il più bel fiore
(“Il passero solitario”, vv. 15-16)
...
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Ungaretti, Giuseppe
Silvia Zoppi Garampi
Una poesia che racconta la vitadi un uomo
Ungaretti è stato uno dei massimi poeti italiani del Novecento. In una delle poesie composte mentre era al fronte [...] padre (morto per infortunio durante i lavori di scavo del Canale di Suez) e cresce con le risorse della azione, comunicando il valore della speranza e della meraviglia.
Il e prose.
Il sentimento del tempo
La vita tra l’Europa e il Brasile. Nello ...
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Ade
Massimo Di Marco
Il dio dei morti e l'aldilà degli antichi Greci
L'Ade non era, nella concezione classica, il luogo in cui i giusti ricevono il premio delle loro virtù e i malvagi sono condannati [...] anima di sua madre, le sue braccia tornano a chiudersi vuote sul suo petto. Non vi sono scheletri o corpi in decomposizione; ma non v'è neppure speranza o consolazione.
Le anime dei morti conducono un'esistenza oscura e non ricordano nulla della vita ...
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Poeta e letterato (Atene 1848 - Torino 1913). Cofondatore (1883) del Giornale storico della letteratura italiana e collaboratore assiduo della Nuova Antologia, coniugò nei suoi studi metodo rigoroso e [...] delle prime liriche (Medusa, 1880), si andò sempre più aprendo ad aneliti disperanza, di fede (Dopo il tramonto, 1893), e a un interesse vivo per la natura e la realtà.
VitaDi padre tedesco e madre italiana, venne a 15 anni in Italia e si ...
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speranza
s. f. [der. di sperare1, sull’esempio del fr. ant. espérance]. – 1. a. Sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera: nutrire, accarezzare, concepire una s.; gli sorride, lo sorregge,...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...