MARCIANO, Girolamo
Marco Leone
Nacque a Leverano, presso Lecce, presumibilmente il 28 nov. 1571, da Merante (o Merate) e Natalizia Fapane.
Studiò medicina a Napoli con Bernardino Longo e Francesco Mezzapinta; [...] " o "mutate", in cui il M. polemizza contro la falsa credenza di coloro che ritenevano alcune contrade salentine infestate da spettri (in realtà, fenomeni ottici dovuti a esalazione di vapori). Il libro III, in 54 capitoli, passa in rassegna i centri ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] traducendo dall’inglese i canti ossianici (Poemi scelti e altre leggende celtiche, Firenze 1924) e dal norvegese Gengångere (Gli spettri, Firenze 1925) di Henrik Ibsen. Più limitata fu in quegli anni la sua produzione di indianista, nell’ambito della ...
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PILOTTO, Libero
Annamaria Corea
– Primogenito di quattro figli, nacque a Feltre (Belluno) il 27 marzo 1854, da Giovanni (detto Nane) e Rosa Miliani.
Il padre, di povera famiglia, aveva frequentato il [...] morale della favola di Marco Praga, il conte Arcieri in Tristi amori di Giuseppe Giacosa. Nel 1892 Pilotto interpretò in Spettri di Ibsen i due personaggi opposti del falegname Giacobbe Engstrand, prototipo del vilain, e del pastore Manders, il buono ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] assai varia negli esiti - attività di librettista. Sotto l'evidente influsso di A. Catalani, dalla leggenda nordica degli spettri vaganti di ragazze morte per essere state abbandonate dai propri amanti (le willis) egli trasse spunto per imbastire il ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] e la sua schiera); non rimprovera ai romantici d'esser venuti meno alle regole aristoteliche. Se rimprovera loro "gli spettri e i sepolcri", il sentimentalismo morboso, la melanconia di fondo, le voci prosaiche, l'abuso di metafore stravaganti, i ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] della decorazione inventando, appunto, un lungo colloquio fra il principe, siciliano dalla mente scura, affollata di spettri, e il suo esatto contrario: un patrizio veneto dall'animo limpido, solare, ingenuamente devoto alla ragione. Durante ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] da spie e "birri" (Storia contemporanea e Il congresso dei birri, 1847), incitando i "don Abbondio" liberali (Alli spettri del 4 sett. 1847) e dando, infine, espressione a un intenso quanto momentaneo entusiasmo per la proclamazione dello statuto a ...
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spettro-
spèttro-. – Primo elemento di parole composte nel linguaggio scient. e tecnico, indicante relazione con uno spettro, ottico o di altro tipo, oppure relazione con lo spettroscopio, spec. nel caso di denominazioni di strumenti (dove...
spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una persona morta che appare ai vivi per reclamare...