(Gengangere, "I morti che tornano") Titolo col quale è noto in Italia il dramma (1881) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). Al suo apparire l'opera, che, influenzata dal positivismo e dal naturalismo francese, scavava nei segreti scabrosi della società borghese, suscitò scandalo e violenti dissensi.
Elena maschera al mondo e al figlio Osvaldo le dissolutezze del marito, il tenente Alving, ...
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("La commedia degli spettri") Commedia (forse del 188 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), che probabilmente deriva da Φάσμα del comico greco Filemone. È la commedia [...] degli spiriti (da mostellum, dim. di monstrum "spettro") da cui Tranione, il servo imbroglione, dice infestata la casa del vecchio Teopropide, tornato in Atene dopo anni di lontananza per affari; ma in essa Tranione aveva nascosto il figlio ...
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Attore (Weissbach, Slesia, 1869 - ivi 1943). Chiamato da O. Brahm al Deutsches Theater di Berlino, fu tra i migliori interpreti del teatro naturalistico (Spettri di Ibsen; Fuhrmann Henschel, Die Weber, [...] Florian Geyer di G. Hauptmann); dal 1904 passò al Lessingtheater; si ritirò dalle scene nel 1907 ...
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Attore italiano (Sorbolo 1891 - Bologna 1957), esordì nella compagnia di G. Tumiati (1919), recitando poi (1921-22) con E. Duse e in molte altre compagnie sia come primo attore, sia come capocomico e direttore. [...] Attore geniale, temperamento inquieto e di singolare talento, ha spesso offerto grandi interpretazioni: da Osvaldo negli Spettri ad Amleto, da Antonio in Giulio Cesare a Versin nelle Tre sorelle, a infinite altre. Ha preso anche parte a diversi film. ...
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Attore tedesco (Dillingenan der Donau 1924 - Aachen 1991); nella compagnia dello Städtebundtheater di Tubinga, nel 1948-50 fece parte del Landestheater di Hannover, dove colse i primi successi (Hamlet; [...] Die Räuber di Schiller; Herr Puntila und sein Knecht Matti di Brecht; Spettri di Ibsen). Nel 1950-56 recitò allo Schauspielhaus di Bochum, in un complesso col quale fu anche in tournée a Parigi ottenendo così prestigio internazionale (Die ...
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Attrice tedesca (Neumarkt, Palatinato Superiore, 1889 - Vienna 1957). Si affermò a Berlino nel 1919-1920; fu interprete applaudita di personaggi di H. Ibsen, G. Hauptmann, A. Schnitzler, G. B. Shaw, E. [...] O'Neill e, nel teatro classico, di Schiller e Lessing; dal 1933 al Burgtheater di Vienna, vi ebbe grande successo come Signora Alving negli Spettri di Ibsen. ...
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Attore (Montecchio 1857 - Viareggio 1948); figlio d'arte, recitò con i suoi fin dall'infanzia in tutta Italia. Giovanissimo, fu in varie compagnie minori, finché nel 1884 non venne scritturato da G. Emanuel, [...] 1888 primo attore assoluto con C. Rossi, poi con V. Marini, si affermò con alcune sue famose interpretazioni: Amleto, Spettri, Pane altrui, L'amico delle donne. Nel 1897 formò compagnia propria con L. Pilotto e rappresentò lavori di Giacosa, Ibsen ...
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Scrittore giapponese (Edo, od. Tokyo, 1755 - ivi 1829). Tra i più importanti autori di testi del teatro kabuki, spesso basati su fosche storie dominate da eventi soprannaturali, scrisse anche kizewamono, [...] no hataage ("La bandiera della rivolta", 1806-10); Sakura hime Azuma bunshō ("La principessa Sakura, storia di Azuma", 1817); Yotsuya kaidan ("Storia di spettri a Yotsuya", 1825), torbido dramma di passioni, che si rappresenta ancora con successo. ...
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TORRIERI, Diana
Attrice, nata a Canosa di Puglia il 13 agosto 1915; dal suo esordio in arte nel 1938 come generica con A.G. Bragaglia alle successive esperienze presso la compagnia di W. Capodaglio, [...] che le consentono di alternare personaggi del teatro tragico classico (Antigone e Oreste di Alfieri; Amleto di Shakespeare; Spettri di Ibsen) alle esasperate e morbose figure del teatro contemporaneo (Un tram che si chiama desiderio di T. Williams ...
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spettro-
spèttro-. – Primo elemento di parole composte nel linguaggio scient. e tecnico, indicante relazione con uno spettro, ottico o di altro tipo, oppure relazione con lo spettroscopio, spec. nel caso di denominazioni di strumenti (dove...
spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una persona morta che appare ai vivi per reclamare...