L'editoria veneziana fra '500 e '600
Claudia di Filippo Bareggi
Il Cinquecento: dati quantitativi e organizzazione della produzione.
Società e famiglie
Presentare le linee di evoluzione della stampa [...] . Così, il 1º agosto 1517, il pregadi mostrava già di temere una crisi della tipografia e la metteva in relazione al regime vincolistico dei permessi di stampa:
ma da un certo tempo in qua è introdotta una consuetudine che alcuni, impetrando ...
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Ginnastica
Bruno Grandi
La storia
Le origini
Il nome deriva dal greco gymnòs ("nudo") e si riferisce alla consuetudine invalsa nella Grecia classica di eseguire esercizi ginnici a corpo nudo. Per gli [...] , Didattica e metodologia della ginnastica artistica, Roma, Società Stampa Sportiva, 1989.
G. Grifi, Gymnastike=Ginnastica. Storia dell , s.a.
A. Riva, Cento anni di vita della Federazione ginnastica d'Italia, Venezia 1869, Roma, La Tipografica, 1969. ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] da Sansoni (Firenze), furono riprogettate e stampate dopo la morte del G. e la fine della guerra mondiale da questo medesimo editore, al quale subentrò negli ultimi anni, ma senza alcuna mutazione di veste tipografica e di caratteri, l'editrice Le ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] all'oggetto fotografato: qualcosa che acquistava nella stampa una sua autonomia, una sua indipendenza di significazione all'altra.
Il cinema, dopo essersi imparentato con la cultura tipografica e con le sue istanze di prospettiva e di narratività, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è [...] cavallo tra i Cinquanta e i Sessanta. Il maggiore interprete nell’uso di una tipografia sperimentale, con il compenetrarsi di immagini monocromatiche stampate in vari colori, in composizioni dinamiche, rimane indubbiamente Max Huber , che con Milano ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] e per la lettera è possibile precisare l'officina tipografica, che è quella di John Charlewood, dalla quale sarebbero dalla città (per cui la dedica relativa fu composta dal Wechel). Stampati con la data del 1591, il De minimo fu posto in vendita ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] …, in Arch. stor. sardo, XXIV (1954), pp. 136-150; L. Balsamo, I primordi dell'arte tipografica a Cagliari, in La Bibliofilia, LXVI (1964), pp. 1-31; Id., La stampa in Sardegna nei secc. XV e XVI, Firenze 1968, pp. 33-49, 120, 132; P. Veneziani ...
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MOLZA, Francesco Maria
Franco Pignatti
– Il M. nacque a Modena il 18 giugno 1489, unico figlio di Ludovico di Niccolò e Bartolomea di Francesco Forni, entrambi appartenenti a casate di ceto borghese.
Le [...] fu indennizzato con il compenso di 10 scudi. Alla realizzazione di una stampa di tutte le poesie del M. si opponeva però lo stato caotico chiudendo definitivamente il progetto di dare veste tipografica alle cose molziane maturato negli stessi ambienti ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] Bodoni, del quale era grande ammiratore; il carteggio tra i due consente di seguire certe fasi dell'iniziativa, terminata nel 1796 con la cessione della tipografia a G. Rosini. Il F. vi stampò buona parte dei suoi scritti, mentre non è noto se vi si ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] può essere parafrasato; si può sfruttare la presentazione tipografica per dare risalto ad alcuni passaggi. Resta comune possono essere considerate tratti fondamentali del linguaggio della stampa: il frequente uso di costrutti nominali, di ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...