Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] , ne produssero N. Jenson; M. Moravo e C. Preller a Napoli; L.A. Giunta (1501) e F. Marcolini (1545). Aldo Manuzio ne stampò in greco per la prima volta nel 1497.
Beni culturali
Istituto di patologia del libro Alfonso Gallo
Istituto con sede in Roma ...
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Giornalista italiano (Roma 1885 - ivi 1944). Già inviato speciale de La Stampa nell'Europa centrale e orientale, si trovò in Russia durante la prima guerra mondiale; ebbe incarichi diplomatici in Svezia [...] e a Londra (1919). Direttore del Messaggero di Roma (1919-26), poi (1926-43) del Giornale d'Italia, sulle cui colonne nell'ultimo decennio fu il portavoce ufficioso del ministero degli Esteri. Morì nel ...
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Calligrafo e tipografo belga (m. Bruges dopo il 1484). Introdusse la stampa a Bruges, ove fu attivo fin dal 1475 (prima opera, Jardin de dévotion) producendo per lo più opere francesi o in trad. francese. [...] Le sue edizioni più note sono De la ruyne des nobles hommes et femmes di Boccaccio (1476), trad. fr. del De casibus virorum illustrium, con incisioni in rame, e le Méthamorphoses di Ovidio moralizzate ...
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Uomo politico e giornalista italiano (Torino 1879 - Firenze 1976). Redattore della Stampa, ne uscì nel 1915 perché favorevole all'intervento dell'Italia in guerra, alla quale partecipò come volontario. [...] Deputato nazionalista per più legislature, fu sottosegretario alla Presidenza nel gabinetto Bonomi (1921-1922), corrispondente da Roma della Gazzetta del Popolo (1919-23) e direttore del Secolo di Milano ...
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Gruppo editoriale italiano che opera nel campo della produzione libraria, della stampa quotidiana e periodica, della pubblicità, dell’editoria elettronica e dei prodotti televisivi e radiofonici. La nascita [...] del gruppo trova le premesse nell’attività della casa editrice Rizzoli (➔), confluita nel 1997 nella società HdP (Holding di partecipazioni industriali), che ha assunto nel 2003 la denominazione attuale.
La ...
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Insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie tramite giornali quotidiani o periodici. Il g. indica anche la professione del giornalista.
Nascita [...] dell'Ottocento la diversificazione delle notizie contribuì alla nascita di generi giornalistici molto diversi fra loro, come la stampa politica, legata o meno ai singoli partiti, quella sportiva, le riviste femminili, i giornali per ragazzi e altri ...
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Uomo politico e giornalista italiano (Pollone, Vercelli, 1869 - Torino 1961); proprietario e direttore del quotidiano La Stampa di Torino dal 1900, fiancheggiò costantemente l'opera politica di G. Giolitti. [...] Fautore, tra l'altro, dell'impresa libica, fu contrario, nel 1915, all'intervento in guerra dell'Italia. Abbandonata la direzione del giornale (1920) perché nominato ambasciatore in Germania, si dimise ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 673; II, 1, p. 1057)
Paolo Murialdi
Il giornalismo italiano dal 1949 a oggi. - Nelle complesse vicende del g. italiano nell'oltre il quarto di secolo [...] più diffuso, anche per la funzione di opinione che svolge fuori della cerchia dei militanti, è il Manifesto.
Nel settore della stampa cattolica c'è da registrare la decisione, attuata nel 1968, di chiudere L'Avvenire di Italia di Bologna e L'Italia ...
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Gli strumenti o i veicoli di divulgazione propri dell’industria culturale, come stampa, cinema, radio, televisione ecc. (➔ comunicazióni di massa). ...
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Editore e libraio olandese (Amsterdam 1820 - ivi 1881), noto soprattutto per la stampa (1849-78) del Repertorium bibliografico nazionale che riguarda gli anni 1833-75, proseguito poi da altri (dal 1930 [...] include la bibliografia del Belgio) ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
stampare
v. tr. [dal germ. *stampjan (o dal francese *stampôn) «pestare»]. – 1. a. Riprodurre a stampa: s. un libro, un giornale o una rivista; s. (o tirare) in 5000 copie, in 50.000 copie; s. volantini, etichette commerciali, manifesti, biglietti...