CANACCI, Antonio
Alfredo Cioni
A Casalmaggiore il C. doveva avere una modesta bottega di tipografo nel 1580, quando vi arrivò per sue faccende A. Ingegneri. Fu qui che questi venne a conoscenza della [...] poema gli fosse dedicato. Isabella Lupi riteneva il C. inadatto al compito affidatogli e insisteva che il poema fosse invece fatto stampare da un tipografo di fama affermata di Parma, Erasmo Viotti. Ma il disegno non era più facile ad attuarsi perché ...
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Bibliografo di origine spagnola (Colindres, Vecchia Castiglia, 1752 - Bruxelles 1813), direttore della Bibliothèque Royale di Bruxelles. È autore di un Dictionnaire bibliographique choisi du XVe siècle [...] de Bourgogne (1809). Accrebbe considerevolmente la biblioteca ereditata dallo zio materno, Simon Antoine de Santander San Juan (cataloghi a stampa, 1791, 1792, 1803). La raccolta fu acquistata (1809) da A.-A. Renouard, il quale la mise all'asta a ...
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ALFIERI, Francesco
Anita Mondolfo
Editore e correttore a Firenze nella tipografia di Filippo Giunta, che il 10 marzo 1504 (stile fiorentino 1503) dava Le cose volgari del Petrarca, riprendendo il formato, [...] e il carattere corsivo italico dalla ben nota edizione, innovatrice nel formato, del 1501 di Aldo Manuzio, curata dal Bembo: stampa rinnovata il 17 ag. 1510, e poi nell'aprile 1515 questa volta col titolo Canzoniere et Triomphi.L'A. premise alle ...
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Bibliofilo (Orges, Haute-Marne, 1802 - Parigi 1873); fondò nel 1827, a Parigi, un'importante libreria antiquaria e nel 1834 il noto Bulletin du bibliophile; raccolse inoltre una notevole biblioteca che [...] andò dispersa all'asta nel 1865. n Il figlio Léon (Parigi 1832 - ivi 1888), anch'egli bibliofilo, possedette una delle più notevoli biblioteche private del sec. 19º (catalogo a stampa, 1886-89). ...
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MAINARDI, Girolamo
Saverio Franchi
Nacque a Urbino intorno al 1679 da Giovanni Paolo. Il cognome, diffuso tra Romagna e Marche, discendeva da una nota famiglia medievale di Bertinoro, presso Forlì. [...] tra nobiltà e clero della capitale. La sua morte inattesa, nel 1758, costrinse il M. a seguire di nuovo in prima persona i lavori di stampa, e quindi a tornare in piazza Navona.
Il M. morì a Roma il 16 luglio 1763.
La produzione del M. ha un posto di ...
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BAGLIONI, Tommaso
Alfredo Cioni
Fu tipografo, editore e libraio in Venezia, instaurando un'attività che la famiglia continuò fino al 1850. Gli inizi dell'azienda furono modesti e risalgono al 1598, [...] il B. pubblicò per conto di Joh. Hannau una sua Giustificazione; ma il primo libro notevole - non per mole, ma per contenuto - stampato dal B. è del 1607. In quell'anno il Galilei, allora professore a Padova, si vide costretto a replicare alle accuse ...
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CARDELLA, Simone
Alfredo Cioni
Nato a Lucca da un Nicolò, cospicuo mercante, intorno all'anno 1440, fu a Roma "mercator curiam Romanam sequens" com'egli stesso lasciò scritto. È, probabile che già prima [...] l'anno 1474 cessa - non si sa per quali motivi - la collaborazione tra il C. e lo Han, che tuttavia continuò a stampar ancora per alcuni anni da solo. È probabile che negli anni 1475-1478 il C. abbia finanziato due altre tipografie romane delle quali ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] fine della edizione Versi et regole de la nuova poesia toscana (1539), il B. si lamenta che questi poeti, dei quali ha stampato a sue spese le poesie, non abbiano scritto neppure due versi in sua lode. Patetica è la prefazione del B., di pochi mesi ...
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AZZOGUIDI, Baldassarre
Alfredo Cioni
Bolognese, nacque da una antica famiglia di parte geremea. I suoi maggiori, fin dal sec. XIV, avevano ottenuto cariche di gran conto: ambasciatori, capitani, lettori [...] (Roma). Si è anche a lungo discusso se l'Ovidius sia veramente il primo prodotto della società, e quindi la prima stampa bolognese, ritenendo taluno che l'A. - quasi a prova dell'organizzazione della sua officina e della capacità dei suoi operai - l ...
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Letterato e latinista italiano (Roma 1824 - ivi 1908), appartenente alla cosiddetta scuola romana. Scrittore latino e greco della Biblioteca Vaticana (1856-73), bibliotecario della Chigiana (1873-1908), [...] prima letteratura italiana, poi lessicografia, infine letteratura latina nell'univ. di Roma, di cui fu anche rettore (1903-04). Scrisse belle epigrafi latine; curò la stampa di inediti italiani; compose una Vita (1879) del suo maestro L. M. Rezzi. ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
stampare
v. tr. [dal germ. *stampjan (o dal francese *stampôn) «pestare»]. – 1. a. Riprodurre a stampa: s. un libro, un giornale o una rivista; s. (o tirare) in 5000 copie, in 50.000 copie; s. volantini, etichette commerciali, manifesti, biglietti...